Allarme bomba in centro a Milano: pacco sospetto fatto brillare dagli artificieri
L'allarme bomba è scattato intorno alle 9 di questa mattina a causa di un pacco sospetto trovato di fianco al consolato libanese e a circa cento metri di distanza dalla sede di Assolombarda dove il segretario del Pd Letta doveva presenziare questa mattina.
Il pacco sospetto era attaccato con del nastro alla vetrina dell’agenzia Moby, di fianco al consolato libanese e a circa cento metri di distanza dalla sede di Assolombarda dove il segretario del Pd Enrico Letta doveva tenere un comizio.
Sul posto vigili del fuoco, artificieri e polizia locale
MILANO – Strada bloccata e traffico in tilt per alcune ore in via Larga, pieno centro di Milano. La causa è un pacco sospetto trovato al consolato libanese.
Il pacco era attaccato alla vetrina dell’agenzia Moby
L'allarme bomba è scattato intorno alle 9 di questa mattina. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, gli artificieri e la polizia locale che ha messo in sicurezza l’area per consentire le operazioni. Il pacco è stato attaccato con del nastro alla vetrina dell’agenzia Moby, di fianco al consolato libanese e a circa cento metri di distanza dalla sede di Assolombarda dove il segretario del Pd Enrico Letta doveva presenziare questa mattina.
Bomba in via Larga, gli ordigni erano due
Uno aveva già preso fuoco prima del tempo previsto per la detonazione: non è esploso ma ha fatto una fiammata e ha annerito il bordo del marciapiede. Questi i segnali che hanno attirato l’attenzione del passante che alle 8.40 ha allertato le forze dell’ordine. Anche il titolare di un’edicola vicina ha visto una fiammata e dei piccoli scoppi. L’altro ordigno, invece, è stato fatto brillare in seguito dagli artificieri ed era anch’esso sul punto di esplodere.
Il messaggio in arabo: “Scatta tra 3 minuti”
I due pacchi avevano al loro interno molte batterie avvolte da scotch e sopra, secondo la Digos, una scritta in arabo: “Scatta tra 3 minuti” e un numero di telefono. Le batterie ritrovate all’interno dei due pacchi erano ricaricabili 18650 da 3.7 volt, come quelle utilizzate anche per le sigarette elettroniche. Da chiarire l'obiettivo del presunto atto intimidatorio: la compagnia navale Moby che, sono le prime ipotesi, aveva prestato allo Stato delle navi quarantena per ospitare i migranti, o il consolato del Libano, presente nello stesso palazzo al civico 26, ma che non ha mai ricevuto minacce. Sono in corso ora i rilievi della scientifica.
Traffico e mezzi bloccati in via Larga
Vicino al pacco c’erano delle pile in fumo e dei fili sospetti. Gli artificieri della polizia hanno fatto brillare il pacco sul posto con una piccola esplosione. Gli accertamenti sono in corso per verificare il contenuto. A causa delle operazioni, la strada è stata chiusa, la circolazione dei mezzi pubblici modificata e si sono registrati pesanti disagi alla circolazione.