Al via la stagione dei concerti all'Ippodromo La Maura ed è subito polemica sulla sosta selvaggia delle auto
Il Comune aveva installato massi di granito, recinzioni e dossi in numerose strade e piazze della zona ma le auto hanno di nuovo invaso marciapiedi, prati e strade residenziali

Il concerto che apre la stagione estiva all'area di San Siro è andato in scena la sera di martedì 27 maggio. Sul palco gli Imagine Dragons che hanno richiamato la bellezza di 75mila spettatori e il problema della sosta selvaggia nel quartiere si è fatto subito sentire.
Parte la stagione dei concerti all'Ippodromo La Maura e subito scoppiano le polemiche
MILANO - E' andato in scena nella serata di ieri, martedì 27 maggio, il primo evento della stagione estiva degli impianti dell'area di San Siro all'Ippodromo La Maura e le polemiche sulla sosta selvaggia delle auto è già scoppiata.
Il concerto degli Imagine Dragons ieri sera ha richiamato almeno 75mila spettatori e ha subito dimostrato che con le misure adottate dal Comune per arginare il fenomeno ancora non ci siamo.
Il commento della presidente del Municipio 8
"Il primo concerto mostra che alcune misure adottate non sono sufficienti, sebbene le nostre richieste fossero molto più estese degli interventi realizzati. Il 12 giugno ci sarà una commissione online per tirare le fila dopo le prime date insieme al Comune perché é evidente che così non basta. Mi sono arrivati anche riscontri positivi ma ci sono anche evidenze non tollerabili", così commenta Giulia Pelucchi, presidente del Municipio 8 i risultati del piano del Comune per preservare dalla sosta selvaggia il quartiere attorno all'Ippodromo.

I massi sulle zone verdi non bastano
Tra le soluzioni messe in campo dall'Amministrazione anche quelle di posizionare grossi massi sul perimetro esterno delle zone verdi, recinzioni e dossi che però si sono rivelate insufficienti a ostacolare la sosta irregolare.

Il consigliere comunale del Gruppo Misto Fedrighini
"Il risultato, tra il comico e il penoso, è visibile: l'intera maglia di strade residenziali invasa da migliaia di auto parcheggiate ovunque dove capita. Anche su verde e marciapiedi", dichiara Enrico Fedrighini, consigliere comunale del Gruppo Misto, per il quale poi sono state sbagliate la decisioni di chiudere la fermata della M1 Uruguay e di concedere agli organizzatori, per ragioni di sicurezza, una porzione di 5000 metri quadrati del Parco di Trenno, compreso un campo di calcio accanto alla scuola Viscontini, per posizionare generatori e transenne per gestire l'afflusso del pubblico.

"Quali costi a carico degli organizzatori per l'occupazione di questi spazi verdi pubblici, corrispondenti a quali entrate per il Comune? Zero. Nemmeno un centesimo. Lo spazio privato continuerà a generare profitti privati, interamente a carico del verde pubblico. Presenterò un'interrogazione in Comune, con richiesta di presentare il conto", aggiunge il consigliere comunale.