incidente aereo in Lombardia

Aereo militare si schianta sui monti vicino a Lecco: salvo un pilota lanciatosi col paracadute, morto l'altro

Alcuni testimoni oculari avrebbero visto due persone lanciarsi con il paracadute dello schianto, per l'altro potrebbe esserci ancora speranza.

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AGGIORNAMENTO 17 E' stato  recuperato e trasferito in elicottero al campo base allestito al centro sportivo di Colico il corpo del pilota inglese deceduto  nella mattinata di oggi, mercoledì 16 marzo 2022, dopo che un Alenia Aermacchi  T-346A, aereo in fase di collaudo e destinato all'esercito italiano si è precipitato schiantandosi sul Legnone. La salma è ora a disposizione della Magistratura. Per ricostruire la dinamica della tragedia gli inquirenti ascolteranno il compagno superstite  ora ricoverato in ospedale, non appena le sue condizioni di salute lo consentiranno.

AGGIORNAMENTO 15.20 - Si sono concluse le operazioni di recupero del superstite del disastro aereo avvenuto nella mattinata di oggi, mercoledì 16 marzo 2022 in Alto lago. L'uomo, un pilota italiano che si trovava a bordo del jet militare che è si è schiantato contro il monte Legnone, è stato prelevato  dallo sperone di roccia dove era atterrato con il suo paracadute e trasportato in ospedale. Senza scampo invece l'altro pilota di origini inglesi.

 

AGGIORNAMENTO 14.20 - Il dramma si è trasformato in tragedia: è morto uno dei due piloti  dell'Alenia Aermacchi  T-346A che è precipitato sul Legnone (nella foto qui sotto alcuni rottami del velivolo) .

 

Entrambi si erano gettati  dall'aereo militare con il paracadute. Intanto è stato ricostruito dalla app Flyradar 24 il tracciato completo compiuto dal jet.

AGGIORNAMENTO h13 -  Uno dei due piloti che si sono paracadutati prima dello schianto è stato individuato dai  soccorritori. Si trovava su uno sperone di roccia (nella galleria sotto ben visibile il paracadute). 

Aereo militare si schianta vicino a Lecco

E' in corso una maxi mobilitazione di mezzi di soccorso in Lombardia, ancora poche e frammentarie le notizie che giungono dall'Alto lago dove un velivolo sarebbe stato visto schiantarsi sul monte Legnone, tra i territori comunali di Pagnona e Colico, in provincia di Lecco.

Secondo alcune testimonianze il piccolo aereo, probabilmente un mezzo militare, identificato da diverse persone come un Jet, sarebbe finito contro la parete rocciosa, incendiandosi.

AGGIORNAMENTO h13 - Il velivolo precipitato è dell’aeronautica italiana, una Alenia Aermacchi  T-346A. A bordo ci sarebbero stati due collaudatori. Il decollo era stato  registrato da Venegono (Varese) alle 10.13.

L'Alenia Aermacchi T-346A

Visibile anche da lontano la colonna di fumo che si è levata dal monte. Alcuni testimoni oculari avrebbero visto due persone lanciarsi con il paracadute dello schianto.

IL VIDEO DELLA COLONNA DI FUMO:

Secondo alcuni testimoni era un jet militare: dove stava andando?

Resta da capire dove stava andando il caccia da combattimento e se si trovava in missione per qualche ragione legata alla guerra in Ucraina.

Stando alle registrazioni dell'app Flyradar 24 lo stesso velivolo aveva effettuato un identico volo nella giornata di lunedì 14 marzo 2022 con decollo poco dopo le 11. Potrebbe essersi trattato di una seconda esercitazione, a meno che il volo di due giorni fa fosse preparatorio in vista di una missione diversa.

Quel che è certo è che la macchina dei soccorsi si è messa in moto poco dopo le 11.30 e sul posto sono stati dirottati dalla centrale operativa di Areu due elicotteri, gli equipaggi dei Vigili del fuoco (in campo unità comando avanzato, tre mezzi fuoristrada, il carro speleo alpino fluviale e una autobotte ) e gli uomini del Soccorso Alpino.

I soccorritori sono al momento impegnati nelle operazioni di ricerca dei militari che erano a bordo del velivolo, probabilmente si era alzato in volo dalla stazione area di Venegono, in provincia di Varese.

Il Capo di Stato Maggiore in Parlamento

L'incidente aereo in Lombardia potrebbe quindi forse essere messo in correlazione con un'audizione tenutasi in commissione difesa del Parlamento, proprio questa mattina, nel corso della quale il generale Goretti aveva confermato d’aver autorizzato il raddoppio dei nostri aerei in Romania a poche miglia dal confine ucraino.

“La base Nato di Costanza è praticamente al confine con l’Ucraina, proprio a meno di 20 miglia, quindi capite perfettamente l'attenzione che dobbiamo porre nella nostra attività che è un'attività istituzionale, quella della Difesa aerea, però posso garantire che basta veramente un niente per sconfinare e trovarci in guerra".

Così il generale Luca Goretti, Capo di Stato Maggiore dell'aeronautica militare, questa mattina in commissione difesa.

Nella base militare Nato di Costanza lavorano oltre 153 uomini e donne con team di piloti e tecnici che in caso di allarme sono pronti a far decollare una coppia di jet in meno di dieci minuti.

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