Aggressioni notturne

A Milano violenze "da film" in piena notte per rubare un braccialetto e un cellulare

Risolutivo l'intervento delle Forze dell'Ordine che sono riusciti in entrambi i casi ad indentificare e a bloccare i giovani malviventi.

A Milano violenze "da film" in piena notte per rubare un braccialetto e un cellulare
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Ben due episodi di violenza in piena notte da parte di giovanissimi, nel tentativo di rubare oggetti personali ai malcapitati.

Violenza brutale a Milanoper rubare un braccialetto

MILANO - Un ragazzo di 28 anni è finito in ospedale con ferite, traumi e una prognosi di 30 giorni; è stato picchiato anche l'amico di un anno più giovane. Non è stata risparmiata neanche l'auto delle due vittime: i malviventi hanno frantumato un finestrino e rotto uno degli specchietti, mentre guardavano, terrorizzate, le due ragazze sedute sui sedili posteriori.

L'aggressione è avvenuta alle 2:30 di domenica in via Segantini, nei pressi di via Gola e del Naviglio Pavese, come ha raccontato il quotidiano Il Giorno.

La dinamica

La macchina con a bordo i quattro ragazzi stava avanzando in via Segantini, quando è stata fermata da un gruppo di ragazzi che occupavano la carreggiata. Il più grande dei due ragazzi è sceso del veicolo per chiedere loro di spostarsi ma è stato immediatamente aggredito con calci e pugni. Lo stesso è toccato all'amico che è sceso dall'auto per provare a difenderlo.

Sul posto è intervenuta la Polizia, il cui arrivo ha determinato un fuggi-fuggi. Le ragazze sono state fondamentali per identificare due degli aggressori, perché, arrivata la volante, le due giovani hanno subito indicato due dei fuggitivi, definendoli i maggiori responsabili.

Sono stati quindi bloccati e indagati per rapina in concorso: si tratta di un italiano di 19 anni e un brasiliano di 25: il primo incensurato e il secondo con precedenti. Intanto, i due feriti sono stati soccorsi da un’ambulanza e accompagnati al Policlinico in codice verde: il ventottenne, a cui è stato rubato il braccialetto, ha ricevuto 30 giorni di prognosi a causa dei traumi e delle ferite riportati a volto e addome. Il ventisettenne, invece, se l’è cavata con 5. Tanto spavento per tutti e quattro, ragazze comprese.

Altro episodio di violenza durante la notte

Purtroppo la nottata violenta non era destinata a concludersi: alle 4.15, meno di due ore dopo, tre diciottenni sono stati aggrediti in corso Venezia da una baby gang: alla polizia hanno raccontato di essere stati avvicinati da tre persone: due giovanissimi e una ragazza, che si sono scagliati addosso a uno di loro e poi hanno picchiato tutti e tre.

"Hai una sigaretta?", la banale domanda per avvicinarsi ai tre che passeggiavano in strada, dopo una serata di divertimento, senza destare sospetti. Quindi sono riusciti a bloccare il primo tenendolo fermo per un braccio e poi lo hanno buttato a terra. Gli altri due hanno provato ad aiutare l'amico e si sono trovati a fronteggiare anche loro i tre violenti.

Dal momento che gli aggressori non demordevano, due delle vittime si sono divincolate e sono scappate in direzioni diverse, mentre il primo ragazzo aggredito è rimasto a terra. Nel frattempo, la baby gang, presogli il cellulare, si è dileguata.

L'intervento delle Forze dell'Ordine

Una volante ha intercettato una delle vittime in via San Pietro all’Orto, zona Quadrilatero della Moda: i poliziotti hanno notato un ragazzo che correva spaventato, così lo hanno bloccato e tranquillizzato, invitandolo a raccontare cosa fosse accaduto.

Così ha spiegato che in corso Venezia si era appena imbattuto con gli amici in un trio di rapinatori violenti. L’altro ragazzo fuggito, nel frattempo, è stato individuato in zona piazza Cavour, pure lui in fuga dal pericolo. E i poliziotti hanno sentito anche la sua versione dei fatti, che combaciava con quella fornita dal primo. Nello stesso modo i due amici hanno anche descritto i tre ragazzi della baby gang.

I poliziotti hanno poi perlustrato tutta la zona del centro, riuscendo ad avvistare il trio in piazza Mercanti, a due passi dal Duomo, che è un punto di ritrovo per bande di giovanissimi: si tratta di una ragazza di 15 anni, italiana, e due ragazzi di 16, uno italiano e l’altro marocchino. Tutti con precedenti. La più giovane aveva addosso il cellulare appena rubato a una delle vittime. Tutto il gruppo è stato quindi indagato per rapina, lesioni e danneggiamento in concorso.

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