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A Milano stanno abbattendo i tigli della discordia in piazza Baiamonti

Non è bastata la battaglia dei comitati e dei cittadini che si battono a difesa dei tigli, stamane le operazioni di abbattimento sono cominciate

A Milano stanno abbattendo i tigli della discordia in piazza Baiamonti
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L'abbattimento sembrava rinviato ma alle 7.30 di questa mattina, un po' a sorpresa, sono cominciate le operazioni di abbattimeno dei tigli della discordia in piazza Baiamonti a Milano.

A Milano stanno abbattendo i tigli della discordia in piazza Baiamonti

MILANO - Un intervento a sorpresa: non erano ancora le otto di questo martedì 10 ottobre quando motoseghe e ragni meccanici hanno cominciato il loro lavoro per tagliare i due tigli di piazzale Baiamonti per far posto a quello che diventerà il Museo della Resistenza di Milano.

L'incontro fissato questa mattina è ovviamente saltato

Il Comitato Baiamonti Verde Comune, insieme al Capogruppo dei Verdi a Palazzo Marino e  presidente della Commissione Ambiente Carlo Monguzzi, alle associazioni Giardini in transito, Combattenti e Reduci, al Comitato Baiamonti Verde Comune e a  diversi cittadini, che da tempo si battono per difendere il verde sul piazzale avevavo organizzato proprio per questa mattina un incontro per riaffermare il no al taglio dei tigli dell'area verde di piazzale Baiamonti e per verificare se le modifiche richieste per il progetto del Museo della Resistenza siano rispettate.

Monguzzi: "E questo dovrebbe essere il Comune green"

Evidentemente l'incontro di  questa mattina per ovvi motivi è saltato e pensare che malgrado l'arrabbiatura dei cittadini, che erano arrivati a chiedere le dimissioni dell’assessore al Verde Elena Grandi, oggi avevano invitato "tutti i membri della giunta e tutti i dirigenti responsabili del progetto, aveva spiegato ieri Monguzzi, ma  "non c’è stato nessuno. È una totale mancanza di rispetto, per i cittadini e per i consiglieri comunali. È assolutamente inaccettabile. Questo dovrebbe essere il Comune green, figuriamoci se fosse stato il comune del cemento”.

L'area dove sorgerà il Museo Nazionale della Resistenza (foto Mianews)

Parla il presidente dell’associazione Giardini in transito

L’abbattimento dei tigli “era evitabile, se le cose fossero state fatte per tempo e senza presappochismo”, ha spiegato Vincenzo Strambio, presidente dell’associazione Giardini in transito. Per Strambio il Museo della Resistenza è sicuramente importante ma “l’amministrazione è stata molto superficiale” perché il progetto “poteva essere fatto in un altro modo e meglio”, salvaguardando gli alberi. “Come viene fatto regolarmente in questa città – ha detto – la priorità è stata data alle costruzioni e il verde è considerato troppo spesso come un accidente che ostacola, che deve essere eliminato o arginato”.

La battaglia del glicine: le parole di Giovanni Storti

"Così allo stesso modo è accaduto per il nostro glicine, che però ormai è stato maltrattato al punto che è compromesso seriamente”. “Mi domando chi è che governa questa città. Perché non è possibile avere delle garanzie che poi vengono disattese. È una domanda che sorge spontanea, guardando il glicine, che nonostante le promesse è stato massacrato, e guardando i tigli”.

A dirlo è l’attore Giovanni Storti, presente all’incontro  di ieri insieme ai cittadini. “Non sono ottimista – ha dichiarato l’attore – questa è una battaglia persa. Vedrete che faranno quello che vogliono”. E proprio così è successo, stamattina di buon'ora sono arrivati con tanto di motoseghe e hanno dato il via all'abbattimento!

BAIAMONTI, IL CANTIERE PER IL MUSEO DELLA RESISTENZA (FOTO 4)
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L'area dove sorgerà il Museo Nazionale della Resistenza (foto Mianews)

BAIAMONTI, IL CANTIERE PER IL MUSEO DELLA RESISTENZA (FOTO 2)
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L'area dove sorgerà il Museo Nazionale della Resistenza (foto Mianews)

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