Si chiamava Ruiming Wang, ma era conosciuto da tutti con il nome di Paolo, l’uomo di 35 anni, di origine cinese e titolare di un bar in zona Corvetto che questa mattina è stato ucciso nel suo locale a colpi di pistola.
Ucciso a colpi di pistola nel suo bar
MILANO – Secondo la ricostruzione dell’episodio, si sarebbe trattato di un agguato con la vittima raggiunta da almeno cinque colpi di pistola. Il 35enne è morto sul colpo. I vicini hanno spiegato di aver sentito degli spari intorno alle ore 7 del mattino (foto e video MiaNews).
L’uomo, sposato, aveva un figlio di 9 anni e viveva nella stessa palazzina del bar. Il locale, dalle prime informazioni, era stato chiuso in passato per motivi di ordine pubblico, ed era spesso soggetto a controlli in quanto frequentato da pregiudicati e punto di ritrovo per lo spaccio.
Le ipotesi
Gli inquirenti sono al lavoro per comprendere con esattezza le dinamiche della vicenda e stanno consultano le immagini della videosorveglianza per risalire all’identità del killer. Dai primi accertamenti sembra essere stato un agguato mirato nei confronti della vittima: il corpo è stato ritrovato a terra all’ingresso del bancone, come se non avesse avuto il tempo di reagire.
Si esclude categoricamente l’ipotesi di rapina.
Le testimonianze
Tra le testimonianze, persone che lo conoscevano e che abitavano sopra l’attività ed erano solite fare colazione lì. In particolare, un vicino afferma di essersi svegliato e aver sentito un paio di colpi, come delle martellate molto forti, poi una pausa, e di nuovo altri colpi, e di non essere sceso a controllare perché convinto che ci fossero lavori in corso.
Un secondo vicino ha raccontato, inoltre, che vent’anni fa si è verificato un episodio simile in fondo all’angolo, dove c’era una gelateria, e che il proprietario era stato accoltellato.
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