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27enne tunisino in manette: accusato di essere il ladro "seriale" dei furti in stazione

Nell'appartamento del ragazzo sono stati trovati tanti articoli di probabile provenienza furtiva

27enne tunisino in manette: accusato di essere il ladro "seriale" dei furti in stazione
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La Polizia di Stato ha arrestato, sabato scorso, un algerino di 27 anni accusato di furto aggravato.

27enne tunisino in manette

MILANO - Gli agenti della Polizia Ferroviaria di Milano, impegnati in un servizio antiborseggio nella stazione Centrale, sono stati avvisati da personale della protezione aziendale delle Ferrovie dello Stato della presenza di una persona sospetta con due zaini che, dopo essere scesa rapidamente da un treno Alta Velocità in partenza, è salita a bordo di un altro treno per poi riscendere nuovamente.

Accusato di più furti in stazione

Gli agenti lo hanno controllato e trovato sprovvisto di un valido documento di riconoscimento. Alla richiesta di fornire motivazioni sul possesso dei due zaini, l’uomo ha dichiarato che uno era suo, mentre l’altro di un suo amico.

In quel momento il personale ferroviario ha riferito ai poliziotti che un viaggiatore aveva lamentato di aver subito il furto del proprio zaino a bordo treno. I poliziotti, a seguito della visione delle immagini della videosorveglianza, hanno constatato che il giovane era stato anche l’autore del furto di uno zaino commesso il 26 gennaio ai danni di un altro viaggiatore nella stazione di Milano Porta Garibaldi.

Perquisito l'appartamento

Gli agenti hanno approfondito gli accertamenti ed effettuato la perquisizione presso l’abitazione del 27enne, in provincia di Lodi, dove hanno sequestrato una serie di articoli di probabile provenienza furtiva: 19 personal computer, tablet di varie marche, tre smartphone, monili, orologi, trolley, zaini, borse di brand di lusso, alcuni documenti di identità e la somma contante di 1400 euro.

L’uomo, arrestato per il primo furto, è stato indagato anche in stato di libertà per il secondo episodio, mentre sono in corso le indagini per risalire ai proprietari degli oggetti sequestrati.

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