la commemorazione

19 anni fa la tragedia del Pirellone, oggi il ricordo in Regione

Quel giorno era presente anche l’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo.

19 anni fa la tragedia del Pirellone, oggi il ricordo in Regione
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L’assurda tragedia del Pirellone 19 anni dopo.

A Palazzo Pirelli come ogni anno si ricorda il tragico evento in cui perse la vita l’avvocato monzese Anna Maria Rapetti insieme alla collega milanese Alessandra Santonocito.

19 anni da quel giorno

Alle 17.46 di quel 18 aprile, nel 2002, l’aereo Commander pilotato da Luigi Fasulo si schiantò contro il 26esimo piano del grattacielo, sprigionando immediatamente un vasto incendio. Oltre alla morte delle due dipendenti regionali, l’incidente fece altri settanta feriti.

Come ogni anno, da allora, Alessandra Santonocito e Anna Maria Rapetti oggi sono state ricordate in occasione di una cerimonia che coinvolge le rispettive famiglie.

Entrambe erano sedute alle loro scrivanie e stavano lavorando su delle carte quando il pilota italo svizzero, Luigi Fasulo, si schiantò contro il Pirellone all’altezza del ventiseiesimo piano.

A 19 anni dall’evento, le parole commosse del governatore lombardo

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“Quei momenti rimarranno per sempre scolpiti nella nostra memoria perché sono stati qualcosa di incredibile. Oggi voglio ricordare le vittime innocenti del terribile incidente del 18 aprile del 2002: Annamaria e Alessandra che non ci sono più e verso le quali va il nostro pensiero”.

Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha voluto ricordare, nella cerimonia di commemorazione che si è svolta a Palazzo Pirelli, l’incidente aereo che 19 anni fa causò la morte delle due avvocatesse della Regione.

Era presente anche l’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo.

“Regione Lombardia – ha sottolineato – non ha dimenticato la tragedia del 18 aprile 2002. Ricordo bene quel giorno, ero presente a Palazzo Pirelli e ricoprivo la carica di vice segretario generale. In me è viva la memoria e l’affetto per le colleghe Alessandra e Annamaria. Ci hanno lasciato in eredità, con il loro sacrificio, un messaggio di forza anche per questo periodo difficile che stiamo vivendo”.

“Due le sollecitazioni principali – ha aggiunto il presidente Fontana - che voglio condividere: il ricordo e l’orgoglio. Dobbiamo avere la forza di ricordare costantemente il doloroso episodio che ormai è parte della memoria condivisa, ma anche di non dimenticare l’orgoglio con cui si è continuato a lavorare all’interno di questa istituzione, che ha saputo reagire e dare risposte ai cittadini, ricostruendo il palazzo e non facendo mai mancare i servizi essenziali, con la solidità necessaria ad affrontare le difficoltà anche nei momenti più bui. Questo ricordo ci dà la forza per superare anche le difficoltà che stiamo vivendo in questo periodo a causa del Covid e guardare al futuro con più speranza”.

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