“Vediamoci Chiaro”: al via nei centri anziani comunali lo screening gratuito per le maculopatie
L’iniziativa ha preso oggi avvio presso il centro ‘Ercole Ratti’ di via Cenisio 4 nel Municipio 8 e proseguirà poi nei prossimi mesi nelle altre strutture
In nove centri centri anziani comunali di Milano parte il progetto “Vediamoci Chiaro”, uno screening gratuito per la ricerca della maculopatia, una degenerazione neovascolare legata all’età. Per accedere all'esame è necessario prenotare presso il proprio centro di riferimento utilizzando una piattaforma dedicata.
Uno screening gratuito per le maculopatie nei centri anziani comunali
MILANO - Con l’obiettivo di diffondere la cultura della prevenzione e supportare la diagnosi precoce, il Comune di Milano lancia una campagna di screening e informazione sulle patologie retiniche dedicata alle persone più anziane, considerate potenzialmente a rischio a causa dell’età.
I nove centri dove parte il progetto “Vediamoci Chiaro”
Il progetto “Vediamoci Chiaro” riguarda nove centri socioricreativi culturali del Comune: l’iniziativa ha preso oggi avvio presso il centro ‘Ercole Ratti’ di via Cenisio 4 (Municipio 8) e proseguirà, nei prossimi mesi, nelle strutture di Cascina San Paolo (Municipio 2), Sorriso (Municipio 3), Zante e Acquabella (Municipio 4), Ronchettino (Municipio 5), Astronave(Municipio 6), Il Giardino (Municipio 7), Sempre Verdi (Municipio 9).
Gli screening saranno condotti da un team costituito da un medico oculista e due ortottisti.
Prenotazione gratuita online
I soci dei centri, con età superiore a 55 anni, che non hanno patologie retiniche conosciute, potranno prenotare gratuitamente l’esame presso il proprio centro di riferimento utilizzando una piattaforma dedicata e verranno sottoposti a tre esami, effettuati grazie a macchinari di ultima generazione in grado di individuare le degenerazioni retiniche anche nelle prime fasi di malattia, quando i sintomi non sono ancora evidenti.
Maculopatia legata all'età: tre milioni di casi in Italia
La degenerazione maculare neovascolare legata all’età è una malattia degenerativa cronica della retina che danneggia la vista dei soggetti che ne sono affetti. Si tratta della principale causa di cecità e ipovisione nel mondo occidentale. In Italia ne soffrono almeno tre milioni di persone e oltre un milione di queste ha più di 70 anni. Il fattore tempo è un elemento critico nella gestione della malattia, per questo la diagnosi precoce assume una sempre maggiore rilevanza per il miglior esito del trattamento.
Il professor Staurenghi sull'importanza della diagnosi precoce
“L’importanza dello screening nelle patologie retiniche - dichiara il professor Staurenghi - è la base per un precoce e più efficace trattamento delle maculopatie legate all’età. Iniziative come queste possono essere molto utili per la cura di queste malattie. La prevenzione in questo caso è fondamentale perché la retina non è riparabile: la malattia ha un fattore genetico alle spalle che può predisporre questo tipo di patologia. Le difficoltà nell’avere regolarmente visite è uno dei grandi problemi della sanità pubblica e con la Regione stiamo ragionando su questo. L’opportunità del Comune di Milano è stata fondamentale per provare a vedere come può essere standardizzato uno screening e se funziona sarà portato ad un livello maggiore e un diffuso in tutto il territorio regionale.
Il sottoscritto come professore universitario e ricercatore interviene nella lettura del dato epidemiologico: l’idea è di verificare dei dati che attualmente non sono presenti per un confronto.
La presidente del centro di via Cenisio dove oggi parte l'iniziativa
“L’iniziativa - aggiunge Gabriella Guarneri, Presidente del CSRC “Ercole Ratti” di via Cenisio - è nata per offrire un’occasione unica ai soci del Centro, in linea con le iniziative di promozione del benessere che svolgiamo normalmente, e che ha subito incontrato il favore del Comune di Milano e del Prof. Staurenghi, che si è reso disponibile a coordinare l’iniziativa e ad esserne il responsabile scientifico”.
L’assessore a Welfare e Salute Lamberto Bertolé
“L’obiettivo di questa iniziativa, che si inserisce all’interno del percorso per la costruzione di un vero e proprio welfare territoriale, è mettere i cittadini e le cittadine in condizioni di applicare quel principio di prevenzione fondamentale per la creazione e diffusione di una vera e propria cultura della salute - dichiara l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé -. Importante la scelta di partire da una categoria di persone più vulnerabili come gli anziani, che, anche a causa della crescente solitudine, fanno spesso più fatica a rispettare i programmi di screening a loro dedicati, nelle tempistiche ideali.
Nei nostri centri anziani sono presenti più di 12 mila persone che avranno l’opportunità di cogliere questa grande occasione: siamo di fronte infatti ad una patologia silente, coglierla con tempestività è molto importante perché previene sviluppi negativi che possono portare anche alla cecità”.