Variante indiana, Moratti rassicura: “Per ora in Lombardia non è stata registrata”
La Vicepresidente di Regione Lombardia lo ha reso noto rispondendo a un'interrogazione in Consiglio regionale.
Variante indiana, in Lombardia non è stata ancora registrata: a comunicarlo è Letizia Moratti rispondendo ad un'interrogazione in Consiglio regionale.
Variante indiana, Letizia Moratti: "In Lombardia non è stata registrata"
La vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, rispondendo a un'interrogazione durante il Consiglio regionale ha spiegato come "in Lombardia, a oggi, non sia stata ancora sequenziata alcuna variante indiana del Covid-19".
"Al momento - ha proseguito la vicepresidente Moratti - nei laboratori di riferimento regionale, da dicembre 2020 ad oggi, sono stati identificati: 5.423 casi di variante inglese, 33 di quella sudafricana, 50 di quella giappo-brasialiana, 34 di quella nigeriana.
Sono poi stati genotipizzati anche 185 casi definiti come 'altra variante' che - ha sottolineato Letizia Moratti - per la Direzione generale Welfare "non sono d'interesse scientifico" e "all'interno della quale non risulta comunque quella indiana".
Atterrato un volo dall'India
Come raccontato da Prima Bergamo, è atterrato all’aeroporto di Orio al Serio il volo charter da Amristar, città del Punjab, a nord dell’India. Immediate per i 146 passeggeri le procedure decise dalla Prefettura insieme ad Ats e Regione Lombardia per isolarli, sottoporli a un tampone antigenico in aeroporto e trasportarli nei Covid Hotel de la Muratella di Cologno e del Mercure di Bergamo, dove resteranno in quarantena per i prossimi 10 giorni come previsto dalle ordinanze del ministero della Salute del 25, 28 e 29 aprile.
Sono sei i positivi, come da tamponi rapidi effettuati sul posto: verranno confinati in un’apposita sezione della Muratella. Si saprò solo un secondo momento se sono portatori della variante cosiddetta “indiana” oppure no. La cosa curiosa è che chi si è imbarcato in India nella mattinata di lunedì diretto a Orio l’ha fatto sulla scorta di una certificazione di test molecolare o antigenico negativo effettuato nelle 72 ore precedenti. Quindi qualcosa non quadra.
I 129 passeggeri – per il resto si tratta di membri dell’equipaggio – sono tutti cittadini italiani (alcuni con doppio passaporto), per questo motivo hanno potuto rientrare nel Paese, seguendo procedure molto rigide.