Vaccini antinfluenzali: il 1 ottobre si apre la campagna in Lombardia
Si parte con over 60, bambini dai 2 ai 6 anni, donne in gravidanza, operatori sanitari, Forze dell'ordine, Polizia locale, Vigili del fuoco e personale scolastico
La stagione delle prime influenze è sempre più vicina, per questo motivo la Regione Lombardia darà il via, domenica 1 ottobre 2023, alla campagna di vaccinazioni in cui sarà possibile ricevere la protezione nei confronti di diversi virus.
Vaccini antinfluenzali
MILANO - Il 1 ottobre si darà il via alla nuova campagna di vaccinazione antinfluenzale, che coinvolgerà 80 centri. In questa giornata sarà dedicata una particolare attenzione alle persone over 60, ai bambini dai 2 ai 6 anni, alle donne in gravidanza, agli operatori sanitari, alle Forze dell'ordine, alla Polizia locale, ai Vigili del fuoco, agli insegnanti e al personale scolastico.
Durante la somministrazione del vaccino antinfluenzale sarà possibile anche somministrare contemporaneamente il nuovo vaccino anti-COVID aggiornato XBB 1.5.
Alcune ASST hanno inoltre avviato specifiche iniziative sul territorio come l'offerta in co-somministrazione della vaccinazione anti-pneumococco e anti-herpes zoster per i soggetti in target.
Come prenotarsi
Per vaccinarsi in occasione della Giornata dedicata è necessario prenotarsi (prenotazione aperte fino a domenica sul portale vaccinazioneantinfluenzale.regione.lombardia.it).
Dal 2 ottobre potranno poi vaccinarsi sanitari, pazienti di Ospedali e ospiti di Rsa e dal 16 ottobre tutti gli appartenenti alle categorie per cui la vaccinazione è raccomandata (prenotazioni dal 9 ottobre sulle piattaforme vaccinazioneantinfluenzale.regione.lombardia.it e prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it).
Bertolaso: "Vaccinarsi è un obbligo morale"
"Una campagna importante - ha detto l'assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso - che vogliamo inaugurare con una giornata simbolo. Vaccinarsi è un obbligo morale, serve a tutelare noi stessi e le persone fragili che sono vicine. Per quanto riguarda l'anti-COVID, sottolineo che si tratta di nuovi vaccini che coprono tutte le varianti oggi in circolazione. Non si può dunque parlare di V dose". "Voglio infine ringraziare - ha concluso l'assessore - i medici di famiglia e le farmacie che, nel gioco di squadra delle vaccinazioni, rappresentano un tassello fondamentale".