Università, numeri da record per Milano che si qualifica come prima città italiana per numero di studenti: 211 mila
Dal rapporto ne esce una Milano assolutamente centrale nel sistema dell’istruzione terziaria lombarda e nazionale, con una concentrazione di studenti universitari numericamente pari all’intera Irlanda
Fatti salvi i problemi che riguardano la vita degli studenti fuori dalle università che frequentano, i dati del rapporto presentato dai ricercatori dell'università Statale fotografano una Milano centrale nel sistema dell’istruzione terziaria lombarda e nazionale, che vanta una concentrazione di studenti universitari numericamente pari all’intera Irlanda.
Milano prima in Italia per studenti universitari
MILANO - Nelle ultime si è parlato delle università milanesi solo per il serissimo, e purtroppo attualissimo, problema del caro affitti che riguarda proprio gli studenti universitari fuori sede che arrivano in città per studiare.
Il rapporto dell'Osservatorio
Oggi, invece parliamo del primo rapporto sul sistema di istruzione terziaria di Milano e Lombardia stilato dai ricercatori dell’osservatorio Mheo (Milan Higher Education Observatory) dell'Università Statale di Milano, che piazza la città lombarda al primo posto del podio italiano con 211 mila studenti (e uno su tre arriva da fuori Lombardia). E qui si torna alla protesta delle tende scoppiata proprio a Milano che ha visto la prima tenda fuori dal Politecnico.
Il commento del responsabile dello studio
Il responsabile scientifico dell’osservatorio Matteo Turri spiega infatti al Corriere.it che il 30% di universitari arriva da fuori regione e l’11% da paesi stranieri: "Questa riflessione territoriale è necessaria altrimenti poi ci stupiamo davanti a fenomeni come la protesta con le tende" e per quanto riguarda gli studenti internazionali a Milano "sono il 25%, soltanto dalla Cina abbiamo 1800 iscritti, possiamo costruire ponti con questi Paesi».
Il tema del numero chiuso
Sul tema spinoso dei corsi a numero chiuso che, oltre a Medicina, sono cresciuti parecchio perché decisi autonomamente dai singoli atenei, Turri racconta che "Soltanto un corso di studio su quattro è ad accesso libero. Le università mettono un tetto agli ingressi perché mancano infrastrutture, questo significa da un lato poter selezionare gli studenti ma c’è il rischio di non accogliere una potenziale domanda, in un sistema così grande e articolato".
Domande e risposte
Sono tante e variegate le domande che i ricercatori si sono posti e ora pongono a tutti noi nello studio che oggi hanno divulgato: "Lo sapevate che le università di Milano hanno lo stesso numero di iscritti di tutti gli atenei dell’Irlanda? E che solo qui i corsi a numero chiuso sono più di quelli ad accesso libero? E sapevate che in Lombardia fra le prime quattro università (per immatricolati) ce n’è una telematica?". Inutile dire che tutte queste curiose domande hanno trovato tante interessanti risposte dei ricercatori della Statale di Milano.