l'iniziativa

Un rifugio anche per loro: Milano accoglie le persone senza dimora e i loro animali

Installati 10 box in diversi centri della città: una rete solidale per garantire inclusione, igiene e cura senza abbandoni forzati

Un rifugio anche per loro: Milano accoglie le persone senza dimora e i loro animali
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Con l’obiettivo di supportare le persone senza dimora nell’accesso ai servizi essenziali, il Comune di Milano aderisce al progetto ‘Amici di strada, compagni di vita’ che, attraverso l’installazione di appositi box, permetterà alle persone di non separarsi dal proprio animale d’affezione.

Milano accoglie le persone senza dimora e i loro animali

MILANO - Il progetto, promosso da Fondazione Save the Dogs and other animals, ha portato all’attivazione di due box presso le docce comunali di via Pucci, gestite dalla cooperativa Detto Fatto, e di un box presso il centro di accoglienza di via Saponaro, gestito da Fondazione Fratelli di San Francesco. Gli operatori e le operatrici delle strutture hanno, inoltre, potuto usufruire di una formazione specifica sul corretto utilizzo dei dispositivi, su come aiutare l’animale a gestire il distacco temporaneo e sulle modalità di primo intervento in caso di necessità. In questo modo le persone senza dimora potranno lasciare in sicurezza il proprio cane e accedere ai servizi igienici, alle docce, alla lavanderia di via Pucci e anche al servizio mensa di via Saponaro.

Installati già 10 box

Ad oggi, sono dieci i box installati a Milano in cinque servizi della città: oltre a via Pucci e via Saponaro, ci sono i tre attivi presso il centro diurno Drop-in di Fondazione Somaschi Onlus dedicato ai senza dimora con problemi di dipendenza, i due attivi presso la sede di via Kramer di Opera San Francesco per i Poveri, dove sono a disposizione servizi di accoglienza, docce e guardaroba, e i due presso poliambulatorio e lo sportello farmaci di piazzale Velasquez, gestiti sempre da Opera San Francesco per i Poveri.

Un impegno contro la marginalità

L’attivazione dei box si inserisce nell’ambito della coprogettazione coordinata dal Comune di Milano e dedicata al contrasto della grave marginalità, che vede la partecipazione di tante realtà cittadine del Terzo settore che ogni giorno lavorano con gli uffici dell’Assessorato al Welfare e Salute per consolidare la rete cittadina che si occupa di chi non ha una casa.

“Lavoriamo ogni giorno - dichiara l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé - per coinvolgere le persone senza dimora nei percorsi di reinclusione sociale. Aiutarli ad accedere a servizi essenziali come le docce o le mense, rimuovendo gli ostacoli che lo impediscono, ci aiuta a raggiungere il nostro obiettivo, tutelando allo stesso tempo i loro amici a quattro zampe: gli operatori e i volontari dei servizi potranno, infatti, verificare durante la loro permanenza nei box il loro stato di salute e istruire i loro padroni su eventuali interventi di cura necessari. La sperimentazione parte per la prima volta in un luogo pubblico e ci auguriamo possa essere estesa anche a contesti più complessi con permanenze più lunghe”.

Un rete di accoglienza più inclusiva

“Questo progetto - spiega Sara Turetta, presidente di Save the Dogs and other Animals - nasce dalla volontà di non lasciare indietro nessuno, nemmeno gli animali che spesso rappresentano l’unico legame affettivo per chi vive in strada. Grazie alla collaborazione concreta con il Comune di Milano e alle realtà del Terzo settore, stiamo costruendo una rete di accoglienza più inclusiva, che riconosce il valore insostituibile del legame tra persone e animali. È un piccolo passo, ma carico di significato: un modello replicabile che auspichiamo possa essere esteso anche ad altri servizi e città”.