Un miracolo in sala operatoria: a 107 anni, Tina supera un'operazione d'urgenza
La signora ha sempre avuto una tempra forte e con il consenso della famiglia i medici hanno optato per una laparoscopia, un accesso mininvasivo e sono bastate solo tre piccole incisioni e la situazione si è risolta
Nuovo successo per il Policlinico di Milano: operata d'urgenza per un problema all'addome, una signora di 107 anni è ora pronta a tornare alla sua vita di sempre e festeggiare il Natale in serenità.
Un miracolo in sala operatoria
MILANO - Una donna di 107 anni ha affrontato con successo un intervento d'urgenza all'addome, sotto anestesia generale, e sta bene senza complicazioni. Non è un miracolo, ma una decisione dei medici del Policlinico di Milano. Questo caso è un evento significativo per l'ospedale, che si unisce a un gruppo ristretto di strutture italiane in cui un ultracentenario supera brillantemente un'operazione chirurgica d'emergenza. Sempre più spesso, al Pronto Soccorso arrivano pazienti anziani con occlusioni addominali, e grazie alle moderne tecniche chirurgiche minimamente invasive, gli interventi sono sempre più sicuri ed efficaci.
Protagonista nonna Tina
La protagonista è Clementina, detta Tina, classe 1917, mamma e nonna premurosa, di origini emiliane, che non ha mai preso medicine ed è sempre stata superattiva e in buona salute. Ora sta bene, ha energia da vendere e infonde la sua immensa voglia di vivere. Lucidissima, sorride dolcemente verso l’obiettivo per un selfie con il dottore Hayato Kurihara, direttore della Chirurgia d’Urgenza del Policlinico di Milano, e ha tanta voglia di chiacchierare. Prima della dimissione ha ringraziato tutta l’equipe medica per averle salvato la vita in un momento così delicato. Ora, dopo una settimana, è tornata a casa perché, come dice lei:
“Voglio riprendermi mangiando le tagliatelle al ragù e ho voglia di trascorrere le feste di Natale coccolata dalla famiglia e da mio nipote Gianluca”.
La corsa in ospedale
La signora Tina è arrivata alla sera in Pronto Soccorso accusando un dolore addominale importante e la Tac ha evidenziato l’occlusione del piccolo intestino, una situazione urgente da valutare.
“Abbiamo aspettato alcune ore per vedere se si poteva gestire il caso senza la necessità di procedere chirurgicamente - racconta Kurihara - ma alla mattina, rivalutato il quadro clinico, abbiamo notato un tratto di intestino sofferente e l’unica possibilità per salvare la vita alla signora sarebbe stato un intervento. Viviamo in una società che sta invecchiando velocemente e sempre più spesso dobbiamo confrontarci con situazioni complesse: non è l’età che conta, ma l’eventuale fragilità del paziente che importa oggi e il trattamento personalizzato che possiamo garantire”.
Un intervento mininvasivo
La signora ha sempre avuto una tempra forte e con il consenso della famiglia i medici hanno optato per una laparoscopia, un accesso mininvasivo e sono bastate solo tre piccole incisioni (meno di un’ora in sala operatoria) e la situazione si è risolta positivamente.
“Grazie all’approccio multidisciplinare adottato insieme agli anestesisti coordinati da Maria Pitré, responsabile dell’Anestesia dell’Ospedale - aggiunge Kurihara – non c’è stato nemmeno il bisogno della Terapia Intensiva e Tina è tornata presto in forma: basta vederla poco dopo in foto con la pelle rosa e il sorriso disteso. Pensate che tre anni fa era già stata operata al Policlinico per una frattura al bacino e pochi giorni dopo la dimissione era in piedi. Non diamo solo una chance ai nostri pazienti fragili, la vera sfida è riportarli alla loro normalità”.
Il Direttore Generale, Matteo Stocco, a margine della storia commenta:
"Le tecnologie e l'expertise dei nostri professionisti consentono di garantire l'accesso alle cure per tutti i pazienti, rispondendo alle esigenze di una società sempre più longeva".