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Trattative sul nuovo stadio: il Pd conferma i paletti ambientali e di capienza

Capienza a 70mila posti, tutela del verde e limiti sulle bonifiche al centro delle trattative tra Comune e squadre

Trattative sul nuovo stadio: il Pd conferma i paletti ambientali e di capienza

Il Pd ha fatto il punto sugli ultimi sviluppi relativi alla trattativa per il nuovo stadio di Milano, sottolineando l’importanza del rispetto dei vincoli approvati, come la capienza massima di 70mila posti, la tutela del verde e le bonifiche ambientali. La discussione proseguirà con ulteriori incontri per definire con precisione i dettagli economici e tecnici.

Trattative sul nuovo stadio

MILANO – “È stato un incontro interlocutorio molto proficuo, il primo con Scavuzzo e ce ne saranno altri con altri partiti per approfondire le trattative ancora in corso con i club. Per noi fondamentale è il rispetto dei paletti che come Pd e maggioranza sono stati approvati in questi anni che prevedono la capienza a 70mila posti dello stadio e non 60mila come pensavamo le squadre, il rispetto delle volumetrie, il tema della neutralità carbonica, che non si può compensare su altri territori. E dai dati che abbiamo ci si sta indirizzando su questa soluzione”: lo ha detto la capogruppo del Pd in Consiglio comunale al termine dell’incontro nella compagine del PD sullo stadio, con la vice sindaco Anna Scavuzzo che tiene temporaneamente le deleghe all’urbanistica e il segretario cittadino Alessandro Capelli.

Fondamentale il verde

“Sono tutti paletti che abbiamo posto e da quanto emerge sono state poste dalla giunta all’attenzione delle squadre e c’è totale apertura”.

Uguccioni ha ricordato anche gli altri punti fondamentali come quello della distanza dalle abitazioni e del verde e soprattutto delle bonifiche.

“Il verde è fondamentale e anche su questo sono state date delle garanzie – ha detto –  il verde profondo sarà una quota significativa che diventa parco di 52mila metri quadrati, e le aree a verde verranno restituite al pubblico”.

Altro tema le bonifiche

“Per noi è molto importante e dirimente su cui c’è una trattativa in corso. Sono stati definiti dei limiti che non saranno superati, eviterei di parlare di sconti ma di compartecipazione: parliamo di un limite massimo di 9 milioni di euro per quanto riguarda le bonifiche, se dovesse essere ad esempio di 20 o 30 milioni di euro il Comune comparteciperà solo con 9 milioni quindi. Per l’abbattimento di una parte dello stadio che non è vincolato e la rifunzionalizzazione ci sarà una partecipazione massima che non supererà i 12 milioni di euro. Lo stesso per il tunnel Patroclo che è stata richiesta del Consiglio comunale, è stata definita in fase di negoziazione ma potrebbe essere diminuita la cifra di 12 milioni di euro”.

Cifra della compartecipazione

La compartecipazione complessiva del Comune ammonta a un massimo di 36 milioni di euro, che saranno scomputati al termine dei lavori dalla cifra iniziale di 197 milioni stimata dall’Agenzia delle entrate per la vendita del Meazza e delle aree intorno allo stadio. Se le cifre verranno confermate, la spesa finale delle squadre sarà di 161 milioni.

La clausola ‘earn out’

Un altro punto è la clausola ‘earn out’: se le squadre dovessero rivendere nei primi cinque anni dalla stipula del rogito dovranno restituire al Comune il 50 per cento della plusvalenza.

“Approfondimento doveroso da parte di tutti”

“Su ogni passaggio – ha proseguito ancora Uguccioni- faremo le nostre valutazioni per capire se si sta proseguendo in quello che il consiglio comunale ha stabilito. Se non verranno confermati faremo nostre valutazioni. Non voglio fare la conta ma voglio che tutta la maggioranza possa approfondire ovviamente per approvare un documento ci vogliono i numeri ma adesso è prematuro parlare di questo. Il documento che verrà elaborato farà passaggio nelle commissione perché tutti possano approfondire, per arrivare in consiglio con idee chiare”.