di nuovo in piazza

Sono tornati in piazza a Milano i giovani di "Friday for future" e hanno preso di mira la Regione

Al grido di #TomorrowIsTooLate, i giovani sono tornati a sfilare perché si faccia qualcosa per contrastare gli effetti della crisi climatica.

Sono tornati in piazza a Milano i giovani di "Friday for future" e hanno preso di mira la Regione
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In piazza a Milano questa mattina gli attivisti di Friday for Future in occasione dello sciopero globale per il clima.

Friday for future tornano in piazza a Milano

MILANO - Sono tornati in piazza questa mattina a Milano i giovani di Friday for Future per lo sciopero globale che ha visto manifestare tanti ragazzi, in 60 città italiane, per combattere la crisi climatica e che punta a richiamare l'attenzione delle istituzioni.

Il corteo è partito da piazza Cairoli

Sono stati oltre mille gli studenti che sono partiti da piazza Cairoli al grido di #TomorrowIsTooLate, attraversando il centro cittadino per poi puntare su piazza Duca D'Aosta tra cori e striscioni a favore della giustizia climatica e contro l'alternanza scuola-lavoro.

La fermata sotto la Regione

Si sono fermati poi sotto il palazzo della Regione Lombardia: «Oggi il nostro corteo aveva l'intento molto chiaro di andare alla Regione a parlare con chi ci dovrebbe rappresentare», ha detto uno dei promotori al megafono. L'intenzione era quella di  chiedere al Consiglio regionale «un trasporto pubblico efficiente» e che sia «gratuito», per farlo alcuni degli attivisti hanno ricreato delle rotaie con un cartello di sbarramento e vi si sono seduti intorno.

Due manifestanti si sono arrampicati sulla cancellata dell'ingresso che affaccia sulla piazza, accendendo alcuni fumogeni ma, sebbene le forze dell'ordine in tenuta antisommossa si siano schierate davanti alla cancellata, tutto si è svolto pacificamente e senza nessun particolare momento di tensione.

Lo stop davanti a Palazzo Marino

Un altro stop l'hanno poi fatto davanti a palazzo Marino, qui gli attivisti hanno accusato il Comune di Milano di essere "il paradiso del greenwashing. Il sindaco  fa dichiarazioni e promette azioni che si rivelano però solo di facciata" dicono, "Milano è una città per auto e ricchi, niente viene fatto, al di là della propaganda, per abbassare i prezzi degli alloggi e dei mezzi pubblici, le piste ciclabili vengono realizzate con il contagocce".

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