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San Siro, sconto da 30 milioni ai fondi: polemica in Consiglio

Giungi e Monguzzi attaccano il Comune: "un regalo ai privati, altro che discontinuità"

San Siro, sconto da 30 milioni ai fondi: polemica in Consiglio
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La possibile riduzione di 30 milioni di euro sul prezzo di vendita di San Siro ai fondi che controllano Milan e Inter solleva polemiche in Consiglio comunale.

Polemica su San Siro: il Comune taglia il prezzo della vendita

MILANO - "Davvero sconcerta la notizia secondo cui il Comune sarebbe intenzionato a scalare 30 milioni di Euro dai 197 che i fondi immobiliari che controllano Milan e Inter pagheranno per la proprietà di San Siro e delle aree limitrofe. E che questi 30 milioni di Euro, secondo una miope lettura, sarebbero "dovuti" in quanto la legge sugli stadi pone a carico del Comune i costi di bonifica per la realizzazione di un nuovo impianto, impone due considerazioni. La prima che non lo impone nessuno di utilizzare tale normativa, la seconda che se i fondi invece ne chiedono l'applicazione, dovrebbe essere ancora più chiara l'assenza di un qualsivoglia interesse pubblico in tutta l'operazione. E davvero è inutile dire che il ricavato della vendita andrà a finanziare opere di interesse generale, perché se questa fosse la logica allora la dismissione di ogni asset comunale - a prescindere da condizioni e motivazioni - potrebbe portare a fare cassa. Ma resta comunque la buona notizia che i fondi che controllano Milan e Inter, non abbiano chiesto al Comune di vincolare i soldi ricavati da San Siro all'acquisto di qualche giocatore di calcio, almeno fino ad ora...".

Lo dichiara Alessandro Giungi, consigliere comunale del Pd.

Monguzzi: discontinuità è fare peggio di prima

"San Siro: ulteriore regalo del Comune ai privati. La discontinuità è fare peggio di prima. Eureka! Ecco la discontinuità: si fa peggio di prima. Ulteriore regalo ai fondi speculativi! Da 197 milioni a 160. Ora San Siro costa meno del Pirellino. È poi offensivo dire che il Consiglio deciderà come spendere i soldi: questo è il ruolo del consiglio comunale, non una concessione del monarca".

Lo dichiara Carlo Monguzzi, consigliere comunale dei Verdi.