Salari, assunzioni, partite Iva, pause e turni: continua la lotta dei driver Amazon di Milano
Quali sono le loro richieste? E come sta reagendo l'azienda?
Sono molti gli argomenti, le ragioni, per così dire, della protesta inscenata dai lavoratori del colosso statunitense (affiancati da alcune sigle sindacali) attualmente ancora in corso. Continua, infatti, lo sciopero dei driver Postalcoop di Amazon...
Salari, assunzioni, partite Iva, pause e turni: continua la lotta dei driver Amazon di Milano
Il periodo, si sa, è tra i più delicati dell'anno. Le feste si avvicinano, la "febbre" da regali inizia a farsi strada e si comincia ad alzare la testa dalla propria quotidianità per cercare il regalo giusto da donare ai nostri cari. Questo, più o meno, lo scenario che si configura per molti italiani. Ma dall'altra parte della barricata, nel settore della logistica che sta sicuramente "dietro" il commercio, che aria si respira?
Tesa, di sicuro, questo per lo meno in "area" Amazon a Milano. Sì, perché come annunciato dalle sigle sindacali coinvolte nella protesta di alcuni lavoratori, non c'è la minima intenzione di fare un passo indietro. Si lotta su vari livelli, con diverse richieste, ma quasi tutte attinenti la sfera delle retribuzioni e dei contratti. Ma non solo.
Oggi terza giornata di sciopero al magazzino di via Nicolodi Milano. Mentre gran parte dei milanesi è in ferie per Sant'Ambrogio e gli ordini online aumentano, i driver di Postalcoop Amazon scioperano ancora per farsi sentire.
L'azienda non ha risposto in modo adeguato alle urgenti richieste dei lavoratori: serve sicurezza (dispositivi e veicoli adatti, soprattutto adesso che arriva l'inverno) e contratti con durata e salari giusti che non tengano i lavoratori in stato di perenne precarietà".