i dati raccolti

“Sai che puoi?”, la mappatura dei parcheggi selvaggi nei quartieri di Dergano e Città Studi scopre 3.800 auto in sosta irregolare

Hanno percorso a piedi 138 strade dei quartieri di Dergano e Città Studi trovando quasi 4000 auto parcheggiate sui marciapiedi, in doppia fila, sulle strisce pedonali, o nelle aree verdi

“Sai che puoi?”, la mappatura dei parcheggi selvaggi nei quartieri di Dergano e Città Studi scopre 3.800 auto in sosta irregolare
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I sconcertanti risultati della mappatura della sosta abusiva che una trentina di  attiviste e attivisti di  "Sai che puoi?”  hanno fatto durante le serate del 17 dicembre e del 16 gennaio percorrendo a piedi 138 strade dei quartieri di Dergano e Città Studi.

Parcheggi selvaggi nei quartieri di Dergano e Città Studi

MILANO - “Quante sono le automobili quotidianamente parcheggiate in sosta irregolare a Milano? Non esistono dati ufficiali e disponibili pubblicamente al riguardo. D’altronde per l’Amministrazione comunale sarebbe quantomeno imbarazzante sia conoscere il dato, e non fare praticamente nulla in merito, sia non conoscerlo, tanto grave è la piaga del - cosiddetto – “parcheggio selvaggio” a Milano".

“Sai che puoi?”: la mappatura a piedi dei due quartieri di Milano

Questa è la domanda che ha guidato le attiviste e gli attivisti di “Sai che puoi?” nello svolgere un primo test che, spiegano gli attivisti, ha visto circa trenta persone mappare a piedi i quartieri di Dergano (il 17 dicembre 2023) e di Città Studi (16 gennaio 2024): per un totale di 42km percorsi (il 2,2% di tutti i km di vie della città) e di 138 strade mappate. I dati riscontrati - spiegano - sono stati sorprendenti.

Foto da pagina Facebook di "Sai che puoi?"

I numeri dei dati raccolti

3.783 automobili private in sosta irregolare, di cui .344 in carreggiata in divieto di sosta (incroci, strisce pedonali etc.); 1.048 sul marciapiede, spazio riservato ai pedoni; 1.391 sui parterre alberati, che vengono raggiunti guidando l’auto sul marciapiede.

Foto da pagina Facebook "Sai che puoi?"

La situazione che hanno trovato sulle strade i volontari della mappatura

Un tale numero di automobili in sosta irregolare - evidenziano i promotori della mappatura - causa molteplici problemi di sicurezza stradale: le automobili che sostano in carreggiata al di fuori degli spazi consentiti riducono spesso la visibilità agli incroci e agli attraversamenti pedonali e costringono a manovre pericolose le persone a piedi, in bici e anche in automobile; impatto sulle politiche di mobilità della città: una eccessiva disponibilità di sosta (per di più gratuita, come nel caso della sosta irregolare) determina un utilizzo eccessivo dell’auto privata, portando le persone che potrebbero farne a meno a non valutare forme più sostenibili di mobilità.

E ancora, usi impropri ingiustificati dello spazio pubblico: il marciapiede - per esempio - è lo spazio per eccellenza per le persone (marcia + piede), non per le auto, dove i genitori possano spingere i passeggini con tranquillità, dove le persone anziane o con disabilità possano muoversi in sicurezza a piedi e/o con gli opportuni ausili; danno agli apparati radicali degli alberi: è scientificamente dimostrato come la sosta continua di una ‘massa’ di migliaia di kg danneggi irrimediabilmente la forza e la stabilità dell’apparato radicale degli alberi della nostra città, rendendoli più fragili e di conseguenza anche più a rischio di subire profondi danni durante gli eventi meteorologici estremi; danno erariale e mancato introito di risorse pubbliche: nelle serate di mappatura le attiviste e gli attivisti di Sai che puoi non hanno incontrato alcun vigile o ausilario della sosta intento a sanzionare le migliaia di infrazioni commesse. E’ stato calcolato che l’introito dovuto per la casse comunali poteva arrivare fino al milione di euro. In una sola sera, nel 2% di vie della città.

Gli organizzatori: "Il parcheggio selvaggio ormai intenzionalmente tollerato in città"

"I dati che abbiamo raccolto con la nostra mappatura - dichiarano Sebastiano Silvestri e Bianca Uberti Foppa di ‘Sai che puoi’ - dimostrano quanto il parcheggio selvaggio sia ormai intenzionalmente tollerato in città, con la conseguente perdita di controllo sugli spazi pubblici, come è sotto gli occhi di tutti. Auto parcheggiate sui marciapiedi, sui parterre alberati, in doppia fila e sulle strisce pedonali sono le principali cattive abitudini riscontrate durante il nostro conteggio nei primi due quartieri di Dergano e Città Studi.

Mancato controllo dei vigili, mancato introito per il Comune

È un problema che ha conseguenze evidenti su tre livelli: minore sicurezza per tutti gli utenti della strada; peggiore qualità dello spazio pubblico; mancato introito economico per il Comune, che sceglie di non fare multe. Crediamo che l’amministrazione debba smettere di ignorare questi dati quando definisce le proprie politiche di mobilità e per questo chiediamo che al primo punto del Piano Urbano Parcheggi (che il Comune intende approvare in primavera 2024) sia previsto un programma di azioni per eliminare tutta la sosta selvaggia, con tempi, obiettivi chiari e azioni specifiche.

Negli scorsi anni sono stati realizzati singoli progetti positivi, con la restituzione alle persone di spazi per anni occupati dalla sosta irregolare. Esempi come corso Sempione, via Pacini, viale Argonne, indicano la strada ma rimangono gocce nel mare se non inseriti dentro un programma che abbia obiettivi dichiarati e ambiziosi.”

Necessari investimenti per infrastrutture e controlli

“È necessario - continuano Silvestri e Uberti Foppa - che contemporaneamente venga fatto un significativo investimento in infrastruttura (come paletti dissuasori obbligatori in corrispondenza di ogni passo carraio, per impedire agli automobilisti la salita sul marciapiede), un aumento deciso dei controlli da parte di vigili e di ausiliari della sosta, ma anche una grande campagna di comunicazione che racconti alle persone il valore dello spazio pubblico. Così Milano potrà diventare una Città delle persone, altrimenti rimarrà la attuale città delle auto”.

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