L'intervista

Regione Lombardia: un faro di speranza ambientale

L'Assessore regionale Giorgio Maione ha commentato i successi ottenuti nel 2023 e ha parlato degli obiettivi futuri in tema di riduzione dell'impatto ambientale

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In un'epoca in cui le buone notizie sembrano rare, la Lombardia emerge come un faro di speranza grazie ai miglioramenti significativi nella qualità dell'aria registrati nel 2023. Da quando l’ARPA Lombardia ha avviato le registrazioni dei livelli di qualità dell’aria nella regione, il 2023 è stato infatti l’anno migliore, con il PM2.5 che per la prima volta, ha rispettato i limiti in tutte le stazioni della rete e solo 20 stazioni (contro le 43 del 2022) che hanno superato il limite della media giornaliera di PM10. A questo si aggiunge anche un maxi piano regionale sulle bonifiche, allo scopo di risolvere alcune criticità presente da tempo sul territorio. A commentare questi primi traguardi a parlare dei prossimi obbiettivi in tema di riduzione delle emissioni è stato l’assessore regionale all’Ambiente e Clima Giorgio Maione.

La video intervista

I buoni risultati in tema di qualità dell'aria in Lombardia

Assessore, iniziamo con una buona notizia. Il 2023 è stato l'anno migliore a livello di qualità dell'aria in Lombardia. Cosa ci dicono questi dati? 

Sono risultati estremamente confortanti che fotografano un continuo miglioramento e premiano le nostre politiche, ma soprattutto gli sforzi della comunità. In questi anni c’è stato un cambio di mentalità dei cittadini lombardi, che ha accompagnato gli sforzi economici messi in campo dalla Regione e dalle imprese. Sappiamo bene che non è facile registrare queste riduzioni, viste da un lato le caratteristiche geografiche e dall’altro gli alti livelli produttivi del nostro territorio, i numeri però confermano che siamo sulla strada giusta, e per noi è motivo di grande soddisfazione.

Anche se le province di Mantova, Milano, Cremona, Lodi, Brescia e Monza hanno comunque superato la soglia dei 35 giorni oltre il limite di PM10 ..

E’ vero, però non bisogna dimenticare che in alcune di queste in alcune di queste province fino a dodici anni fa le giornate erano più di 150 oggi superiamo di poco il limite delle 35. In Lombardia, inoltre, le emissioni pro capite medie sono un terzo di quelle europee per le polveri sottili. Le nostre imprese sono avanzate e guardano al futuro e la sensibilità collettiva dei cittadini su questi temi è alta. Le misure adottate nel bacino padano hanno generato un notevole miglioramento della qualità dell’aria, portando negli ultimi 20 anni a riduzioni del 39% delle concentrazioni di PM10 e del 45% delle concentrazioni di NO2. Il trend è quello giusto, dobbiamo continuare ad agire su questa strada.

Cosa si può fare per migliorare ancora?

Dobbiamo continuare a credere nel fatto che un un giusto mix di incentivi e cultura - che vuol dire educazione ambientale nelle scuole e formazione degli operatori nelle imprese - ci farà raggiungere risultati ancora migliori. Per quanto riguarda gli investimenti continueremo a sostenere: il ricambio degli autoveicoli; l’ammodernamento degli impianti di riscaldamento, con un bando da 23 milioni per la sostituzione degli impianti a biomassa legnosa; ed infine un'agricoltura sempre più tecnologica per ridurre le emissioni collegate a prodotti azotati in atmosfera, con un bando in progettazione per l'interramento degli effluenti di allevamento. Sostenibilità economica e ambientale fanno rima con innovazione

Provvedimenti in cantiere: nuovi bandi e Maxi piano bonifiche

Parlava del ricambio degli autoveicoli ... ad oggi quello italiano è ancora uno dei più “vecchi” a livello europeo, sono già in cantiere dei bandi in proposito?

Con il bando auto del 2023 abbiamo consentito a 5.707 famiglie lombarde di acquistare una automobile a basso impatto ambientale sostituendo un veicolo inquinante. Nel 2024 abbiamo in programma altri investimenti: 6 milioni per il rinnovo del parco veicoli delle aziende, e ne prevediamo anche un secondo per le autovetture dei privati.

Un altro grande provvedimento con cui Regione Lombardia intende abbattere il proprio impatto sull'ambiente è il maxi piano bonifiche, ce ne parla?

In questa legislatura vogliamo puntare molto anche su un lavoro di rigenerazione urbana e recupero dei territori regione Lombardia. Oggi sono 74 i kmq di territorio coperti da aree dismesse e zone da bonificare. Il mio mandato come primo atto politico ha ricevuto l’approvazione all’unanimità dal Consiglio Regionale della nuova Legge sulle Bonifiche, questo è un segnale importante perché ci permetterà di procedere spediti e raggiungere obiettivi concreti per la riduzione del consumo di suolo. Innanzitutto puntiamo a completare il lavoro sui siti orfani, dopodiché stiamo valutando in accordo con i comuni le priorità dei prossimi interventi da finanziare. Stiamo sbloccando interventi attesi da decenni su tutto il territorio regionale.

Importanti sono anche i dati che riguardano la raccolta differenziata ...

Assolutamente, la Lombardia è un modello a livello mondiale per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti. La raccolta differenziata su tutta la regione è al 75%, ben sopra la media europea e il recupero complessivo di materia ed energia tocca l’85%. In discarica conferiamo ormai solo lo 0.04%. Questi numeri sono il risultato di una virtuosa alleanza tra cittadini e istituzioni.

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