Regione Lombardia ritira la campagna social sulla sicurezza stradale dopo le polemiche: "Il testo verrà rimodulato"
La campagna è stata ampiamente criticata da cittadini e associazioni che hanno contestato l’approccio “accusatorio” del testo
La campagna per la sicurezza stradale di Regione Lombardia accusata di colpevolizzare i pedoni è stata sospesa e sarà rimodulata.
Dopo le polemiche la campagna social sulla sicurezza stradale di Regione è stata sospesa
MILANO – Ha sollevato polemiche la campagna sulla sicurezza stradale promossa da Regione Lombardia.
La controversa battuta della campagna
Su Instagram, la controversa card pubblicata riportava il testo: “Molti pedoni danno per scontato di avere sempre la precedenza, senza tenere conto che la sicurezza dipende anche dalla loro attenzione”, sottolineando la necessità, da parte dei pedoni, di avere “maggiore attenzione e consapevolezza”.
Scoppiano le polemiche per l’approccio “accusatorio”
Il testo del post, che fa parte della campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale promossa dalla Direzione Generale Sicurezza, è stato ampiamente criticato da cittadini e associazioni che hanno contestato l’approccio “accusatorio” del testo. Polemiche a cui Regione Lombardia ha replicato mettendo in evidenza l’intendo di “non colpevolizzare nessuno ma solo di sensibilizzare e coinvolgere i cittadini”.
Romano, Pd: "una risposta vergognosa"
Secondo il consigliere regionale del Pd Paolo Romano, “è vergognoso pensare che di fronte a un pedone investito sulle strisce, la risposta sia “stai più attento”. La Lombardia è la regione con più pedoni uccisi dalla violenza stradale, spesso sulle strisce. Un dato preoccupante a cui Fontana e soci rispondono con un attacco alle vittime”.
La replica di Regione Lombardia
“Sia chiaro un concetto – ha spiegato Regione Lombardia in un comunicato pubblicato proprio in risposta alle contestazioni –: l'obiettivo non era in alcun modo colpevolizzare i pedoni ma fornire a tutti i soggetti coinvolti nella circolazione stradale consigli utili per prevenire incidenti. Erano previsti anche altri messaggi, destinati agli automobilisti, motociclisti e ciclisti. In ogni caso considerati alcuni passaggi 'fuorvianti', che hanno generato polemiche, il presidente Fontana ha deciso di far rivedere parte dei contenuti”.