Un Babbo Natale adagiato su un giaciglio di fortuna creato per la notte sotto la pensilina degli autobus: “la povertà ha colpito anche lui, è rimasto senza lavoro e senza casa. Babbo Natale oggi è una persona senza dimora”. È questa l’immagine forte che ha scelto Fondazione Progetto Arca per sensibilizzare i cittadini sulla povertà in continua crescita e potenzialmente in grado di colpire chiunque.
Progetto Arca: in strada l’installazione di Babbo Natale senza dimora
MILANO – A dare forma a questo messaggio è l’artista Andrea Villa, che ha ideato e realizzato l’installazione temporanea in strada di un Babbo Natale senzatetto, sotto la pensilina degli autobus in 4 punti della città: piazza Lega Lombarda, via De Amicis 7, Via Ariosto 4, piazza Cinque Giornate 6.
Un’immagine semplice ma potentissima
Spiega l’artista Andrea Villa:
“La figura universale di Babbo Natale è utilizzata per denunciare in modo diretto la crescita della povertà e il senso di abbandono che colpisce sempre più persone. Il simbolo della festa, della generosità e dell’infanzia felice diventa qui un senzatetto accasciato sotto coperte logore: un’immagine semplice ma potentissima, che racconta la fragilità di chi vive per strada e la perdita di un luogo da chiamare ‘casa’, nel suo significato più umano e affettivo. L’opera invita a chiederci: se persino Babbo Natale è senza dimora, chi può dirsi davvero al sicuro? È un monito sulla precarietà che attraversa la nostra società e sul rischio che la magia del Natale venga sostituita dalla lotta quotidiana alla sopravvivenza”.
Andare oltre l’apparenza
Realizzata nella notte precedente direttamente sul posto, l’opera rimane allestita per mezza giornata, a disposizione di tutti i passanti, a cui si chiede
“di andare oltre l’apparenza e riconoscere, proprio nel periodo più luminoso dell’anno, le ombre che la nostra società preferirebbe ignorare. Un invito alla responsabilità, alla solidarietà e a rimettere al centro la dignità delle persone” conclude Villa.
La campagna di Progetto Arca
L’installazione si colloca all’interno della più ampia campagna intitolata “Quest’anno il Natale sei tu” che Progetto Arca ha avviato in questo periodo di feste per sensibilizzare un pubblico sempre più variegato sulle persone fragili, in continuo aumento.
Oggi in Italia sono 5,7 milioni (quasi il 10% della popolazione) le persone che vivono in condizioni di estremo bisogno, senza le risorse sufficienti per affrontare le spese minime necessarie per il cibo, la casa, la salute e per condurre una vita accettabile (Istat 2025). E anche il lavoro non è più una garanzia che mette al riparo dall’indigenza: 1 lavoratore su 10 è un working poor, cioè non riesce a sostenere il costo della vita nonostante abbia un’occupazione (Eurostat 2024).
Tutti possono aiutare
La campagna “Quest’anno il Natale sei tu” suggerisce che, di fronte alla facilità della caduta, tutti possono essere la mano che aiuta, tutti possono essere il Natale di qualcun altro. Un messaggio raccontato dal video della campagna, dove anche il ceo di Santa Claus spa, nonostante le sue numerose competenze e la sua esperienza, ha perso il lavoro e la casa, e ha quindi bisogno di una mano per ripartire. La storia di Babbo Natale è la storia della potenziale fragilità di ciascuno di noi, oltre che della resilienza di chi aiuta e viene aiutato a ripartire.
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L'installazione temporanea di Andrea Villa per la campagna di Progetto Arca - Foto di Daniele Lazzaretto
L'installazione temporanea di Andrea Villa per la campagna di Progetto Arca - Foto di Daniele Lazzaretto
L'installazione temporanea di Andrea Villa per la campagna di Progetto Arca - Foto di Daniele Lazzaretto