mobilità e sicurezza

Più di 600 persone manifestano in Piazza della Scala per aria pulita e strade sicure

Sul palco hanno portato la loro testimonianza cittadini e cittadine, che tutti i giorni utilizzano la bicicletta per spostarsi in città.

Più di 600 persone manifestano in Piazza della Scala per aria pulita e strade sicure
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La manifestazione indetta da numerose associazioni cicloambientaliste che si è tenuta ieri pomeriggio sotto Palazzo Marino ha visto più di 600 persone scendere in piazza.

Mobilità sostenibile e ambiente: la manifestazione in Piazza della Scala

MILANO - Sono stati circa 600 i partecipanti alla manifestazione “Emergenza Milano – Strade per tutti e aria sicura”, convocata ieri, lunedì 17 aprile, dalle ore 18.30 in piazza Scala da associazioni e comitati cittadini impegnati per la mobilità sostenibile e l'ambiente, per chiedere al sindaco Sala e alla sua Giunta di rendere Milano una città a misura di persone, diminuendo la presenza delle automobili, favorendo la ciclabilità sicura, migliorando la qualità dell’aria.

Il flash mob in rosso

Durante la manifestazione - riferiscono gli organizzatori - si è svolto un flash mob durante il quale tutte le persone presenti in piazza hanno indossato guanti rossi e hanno alzato tantissimi cartellini rossi in segno di ammonimento verso la Giunta Sala che non adotta politiche adeguate per risolvere i problemi della mobilità sostenibile, della sicurezza stradale e dell’inquinamento.

Tante le testimonianze dal palco

Sul palco hanno portato la loro testimonianza cittadini e cittadine, che tutti i giorni utilizzano la bicicletta per spostarsi in città. Un medico ha letto la lettera firmata da 14 mila pediatri e neonatologi inviata a tutti i sindaci per chiedere di agire subito contro l’inquinamento, poi Beatrice Macrì ha raccontato la sua storia di ciclista vittima di un incidente sul ponte della Ghisolfa due anni fa. Gloria Pellone, attivista di “Cittadini per l’Aria”, ha illustrato i dati molto preoccupanti sull’inquinamento a Milano.

Un momento della manifestazione

Le richieste rivolte all’Amministrazione

Silvia Di Stefano, ciclista e attivista di “Non vediamo l’ora” ha fatto l’intervento di apertura, che contiene le richieste all’Amministrazione: “Una città diversa, più a misura di persona, non solo è possibile ma soprattutto è necessaria e urgente: non possiamo più aspettare! Dall’inizio dell’anno in soli tre mesi sono già 6 le persone vittime di incidenti stradali, un numero inaccettabile.

In città ci sono troppe auto, troppo veloci e troppo pesanti; in corsa o parcheggiate sottraggono spazio al trasporto pubblico, a chi si muove a piedi e in bicicletta e alla nostra vita. Un’emergenza che dura da decine di anni e a maggior ragione pensiamo sia urgente e necessario agire ora. Era meglio farlo prima, ovviamente, ma adesso che tante altre città in Italia e in Europa l’hanno già fatto, anche i risultati - e non più solo la teoria - ci dicono che la strada è quella giusta.

Un momento della manifestazione

Cosa sta facendo l’amministrazione comunale milanese in risposta a questi problemi? Noi pensiamo che non stia facendo abbastanza e che quel poco che fa avvenga troppo lentamente. La Milano in cui vogliamo muoverci è quella in cui si può scegliere di andare al lavoro o a scuola con il mezzo che si vuole, senza aver paura di non tornare a casa. Una città in cui muoversi è sicuro a tutte le età e per persone di qualunque abilità. La Milano in cui vogliamo vivere è quella in cui uscire e stare all’aria aperta rappresenta un momento di benessere, non di esposizione a molteplici fattori - il traffico, l’aria inquinata, il rumore - che mettono immediatamente a rischio la nostra salute.

La Milano in cui vogliamo riconoscerci è quella in cui chi amministra ha la concretezza, il coraggio e la coerenza necessaria a garantire, prima di tutto, la salute e la sicurezza dei suoi cittadini.

Anche il sindaco Sala dice di essere d'accordo

Questa mattina il Sindaco ha rilasciato un video messaggio in cui a parole si dice d’accordo con le nostre richieste, ma senza prendere alcun impegno specifico. Le parole non ci bastano: vogliamo che siano dichiarati degli obiettivi misurabili e poi vogliamo i fatti. Se succederà, il nostro sostegno non mancherà. Altrimenti, continueremo a manifestare, e lo faremo insieme a tutte e tutti voi”.

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