il piano dell’amministrazione per l’housing accessibile

Piano casa, 14 costruttori si candidano per le case a basso costo: 24 proposte per le prime 8 aree. I cantieri partiranno nel 2026

Si è chiusa oggi la prima fase del piano con cui l’amministrazione punta a realizzare 10mila nuovi appartamenti in dieci anni

Piano casa, 14 costruttori si candidano per le case a basso costo: 24 proposte per le prime 8 aree. I cantieri partiranno nel 2026
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Le manifestazioni di interesse giunte all’Amministrazione per l’attuazione del Piano straordinario per la Casa accessibile a Milano sono 24. Le buste sono state presentate entro le 12 di oggi, mercoledì 28 maggio, termine di scadenza dei primi due avvisi pubblici pubblicati dal Comune di Milano.

14 costruttori si candidano per le case a basso costo: 24 proposte per le prime 8 aree. I cantieri partiranno nel 2026

MILANO - Sono 24 le manifestazioni d’interesse arrivate al Comune di Milano da parte di 14 operatori — tra privati e soggetti del terzo settore — per realizzare alloggi a canone calmierato nelle prime otto aree pubbliche inserite nel Piano Casa.

Mercoledì a mezzogiorno è scaduto il termine per rispondere ai primi due avvisi pubblici lanciati da Palazzo Marino: si chiude così la prima fase del piano con cui l’amministrazione punta a realizzare 10mila nuovi appartamenti in dieci anni.

Le otto aree in gioco

Le zone coinvolte in questa prima tornata sono Porto di Mare, Palasharp, via San Romanello, via Demostene, via Bovisasca, via Pitagora, via Pompeo Leoni e via Medici del Vascello. Da sole, le prime quattro aree — tra cui il grande spazio dismesso di Porto di Mare — potranno ospitare circa tremila alloggi.

Ora le gare, poi le ruspe

La prossima tappa sarà l’analisi tecnica delle proposte per verificarne l’aderenza ai requisiti richiesti. Successivamente, verranno selezionate le offerte più vantaggiose per la pubblica amministrazione. Al termine di questa fase partiranno le gare vere e proprie, aperte anche a chi non ha manifestato interesse in questa fase preliminare.

Il sindaco Sala: "Aggiudicazioni entro fine anno"

"Tra verifiche e aggiudicazioni, penso che potremo arrivare a fine 2025 pronti a partire", ha dichiarato il sindaco Giuseppe Sala. "Abbiamo visto solamente le offerte che sono arrivate, quindi adesso iniziamo a lavorarci. Avevamo 8 luoghi messi a gara, abbiamo avuto offerte su 7: 24 offerte da 14 operatori. Quindi vuol dire che qualche operatore ha fatto offerte per più di un luogo.

Cosa succede adesso? Dobbiamo verificare la correttezza delle offerte e la corrispondenza alle nostre richieste e dobbiamo scegliere la più conveniente per la pubblica amministrazione, perché poi andranno messe a gara e ci sarà ancora più o meno un mese per partecipare per chi non ha partecipato. Ovviamente, però, a questo punto, solo con un’ipotesi migliorativa”.

“Quindi, tra i tempi di verifica e di aggiudicazione e i tempi di una nuova gara, penso che entro fine anno potremo procedere alle aggiudicazioni: è importante tenere i tempi, perché vorrei vedere qualcosa di realizzato prima della fine del mandato"

L’interesse di Coima

Tra i soggetti in corsa c’è anche Coima, colosso del real estate che ha guidato la trasformazione di Porta Nuova. “Il nostro intento era soprattutto aprire un dialogo con il Comune”, ha spiegato Matteo Ravà, Head of Fund and Asset Management della società, durante la presentazione dei risultati aziendali.

Alloggi a 80 euro al metro quadrato l’anno

L’obiettivo del piano è offrire un’alternativa concreta a chi oggi non ha accesso all’edilizia popolare, ma non riesce neppure a sostenere gli affitti del libero mercato. I nuovi appartamenti avranno un canone massimo fissato a 80 euro/mq all’anno, pari a circa 666 euro mensili per un alloggio da 100 mq. Un’offerta pensata per famiglie e lavoratori oggi esclusi dalle fasce protette.

Conte: “Siamo solo all’inizio”

"C’è soddisfazione e ottimismo per la risposta molto positiva del settore privato e del privato sociale alla proposta che abbiamo lanciato con i primi due avvisi del Piano straordinario Casa, per il numero sia delle manifestazioni d’interesse sia dei partecipanti”, ha commentato l’assessore al Bilancio e al Patrimonio Emmanuel Conte.

“Siamo solo all’inizio di un percorso sfidante, che ci vedrà impegnati nel dare una risposta al problema dell’abitare e a guidarla con una forte regia pubblica. Dopo aver messo a disposizione le prime aree, infatti -prosegue - definiremo con il Consiglio comunale anche le regole e le linee guida di sviluppo dei progetti da realizzare. Con la collaborazione del settore privato e del privato sociale, oggi questo piano ambizioso muove il primo di molti passi ancora da compiere e che ci potranno condurre a una città più giusta e inclusiva”.

Nel dettaglio il Piano Casa prevede la concessione di circa 300mila metri quadrati di aree di proprietà comunale per realizzare diecimila alloggi a prezzi agevolati entro dieci anni.

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