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Non si ferma lo sciopero dei driver di Amazon di Milano che denunciano salari troppo bassi

I dipendenti chiedono un riconoscimento economico in più e denunciano alcune disparità tra chi fa le consegne Prime e gli altri corrieri

Non si ferma lo sciopero dei driver di Amazon di Milano che denunciano salari troppo bassi
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Continua lo sciopero Postalcoop, ovvero quello dei lavoratori di Amazon Fresh che fanno le consegne Prime, e ieri hanno protestato tutti.

"Salari, diritti, basta precarietà"

Alla luce di un mancato accordo con Postalcoop, i driver chiedono ad Amazon e all'azienda di concordare un riconoscimento economico maggiore per i lavoratori che sono già segnati dalla mancata applicazione di istituti come lo scatto di anzianità e le maggiorazioni nell'orario notturno.

Inoltre, denunciano l'esistenza di lavoratori in partite lva che dovrebbero invece essere lavoratori dipendenti. Non è la prima volta che i driver manifestano per i loro diritti. A dicembre scorso avevano concordato con l'azienda un incontro nel primo trimestre del 2023 per un accordo ma sostengono che da allora non hanno avuto i dovuti riscontri.

A detta degli scioperanti, in una filiera come quella Amazon non è possibile che ci siano disparità così alte tra i driver.

"I lavoratori e le lavoratrici di Postalcoop - dichiarano i manifestanti - devono godere degli stessi diritti conquistati dai driver della filiera con anni di lotta. Chiediamo serietà ad Amazon e Postalcoop nel rispetto degli impegni presi. Salari, diritti, basta precarietà."

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