"No Meloni day": venerdì 18 novembre studenti in protesta nelle piazze italiane
Gli studenti scendono in piazza con lo slogan "Ora decidiamo noi", a Milano il corteo partirà da largo Cairoli alle 9,30.
Domani, venerdì 18 novembre gli studenti invaderanno le piazze di tutto il paese chiedendo una scuola più giusta per tutti con lo slogan "Ora decidiamo noi".
"No Meloni day": domani venerdì 18 novembre
MILANO - Quella che per gli organizzatori è stata pensata come una grande mobilitazione nazionale contro le politiche del governo Meloni ha l'obiettivo di superare i 150mila studenti scesi a manifestare lo scorso anno.
Cortei in tutte le città
A Milano si manifesterà, così come a Roma, Napoli, Torino, Genova, Firenze, Bologna e così via "da nord a sud per il 'No Meloni Day' - dice Alice Beccari, responsabile comunicazione dell'Unione degli Studenti - anche se noi non scendiamo in piazza esclusivamente contro il governo Meloni, ma come gli anni passati manifestiamo contro le riforme della scuola pubblica che vanno verso la privatizzazione e l'industrializzazione della scuola stessa. Le nostre rivendicazioni si basano su 5 pilastri: diritto allo studio, stop all’alternanza scuola lavoro, benessere psicologico, più rappresentanza e più diritti per gli studenti e le studentesse".
In piazza "contro le riforme della scuola pubblica"
Gli organizzatori della protesta (Uds, Link coordinamento Universitario, Rete della Conoscenza, Action Aid, Fiom, Flc, Legambiente, Libera contro le mafie e Non Una Di Meno) hanno lanciato l'iniziativa con un chiaro riferimento a quanto accaduto all'Università romana La Sapienza quando, durante una protesta dello scorso 25 ottobre organizzata dai collettivi, le contestazioni sono rapidamente degenerate in scontri con la polizia: "Abbiamo chiesto a questo nuovo Governo di abbandonare la retorica della meritocrazia e di provare a ragionare di un chiaro e netto investimento sul futuro dell'istruzione di questo Paese. A oggi, invece, tutto ciò che abbiamo ricevuto è stato silenzio e manganellate. Nessuno parla di scuola e università nella legge di bilancio ormai alle porte. Questo governo ha un solo merito: quello di non averne nessuno".