Nel nuovo progetto di San Siro bandite le bancarelle ambulanti: ed è subito rivolta
Parla, a nome loro, il presidente di Apeca: "Non vogliamo ripetere la sceneggiata che già avvenne nel 1989 e bloccare gli ingressi dello stadio per protesta».
Nel nuovo progetto dello stadio spunta improvvisamente un nuovo problema: nessuno ha considerato gli ambulanti.
La preoccupazione degli ambulanti
MILANO - Nel dibattito a proposito del progetto riguardo il nuovo stadio a Milano entra prepotentemente un nuovo problema, è quello che mettono in campo le circa 90 bancarelle che nella piazzola fuori dallo stadio vendono panini, birre o prodotti di merchandising ai tifosi che ogni domenica affollano lo stadio per vedere i loro beniamini in campo.
Un business non da poco
Parliamo infatti di un business non da poco: sono circa tre milioni di euro quelli che producono i 90 ambulanti, 64 sono quelli che si piazzano all'interno della cerchia dello stadio mentre 26 sono esterni tra la fermata della metro e piazza Axum e sono su spazi concessi dal Comune.
Parla il presidente della loro associazione
Il punto è che nel nuovo progetto del futuro stadio e della riqualificazione di tutta l’area circostante non si fa parola alcuna circa il futuro di questa realtà che lavora da sempre intorno allo stadio e che in questi anni ha fatto anche tanti investimenti come sottolinea il presidente di APECA (Associazione Provinciale Esercenti il Commercio Ambulante) Giacomo Errico: "Se non si dice e non si parla di chi c’è intorno al Meazza e lavora lì da 50 anni, sostenendo le proprie famiglie, come si fa? Gli ambulanti pagano 800mila euro all’anno, parliamo di 8 milioni di euro nel giro di dieci anni. A San Siro ci sono camion pagati dai 300 ai 400mila euro, investimenti che valgono come dei mutui".
"A San Siro si possono comprare le maglie delle linee create appositamente per gli ambulanti che costano meno di quelle ufficiali, ma sono realizzate in accordo con le società. Nessuno che ne abbia tenuto conto per la progettualità. Ci sono 64 ambulanti consorziati per l’area stadio, e altri 30 subito fuori grazie alla concessione fatta dall’ex sindaco Albertini ai club. Tenete conto degli ambulanti, perché se non se ne tiene conto questo diventa un problema sociale".
Già nel 2001 ci fu un blocco degli accessi allo stadio
"Non vogliamo ripetere la sceneggiata che già avvenne nel 1989 e bloccare gli ingressi dello stadio per protesta» continua il presidente di APECA riferendosi a quando nel 2001 140 camion-negozio bloccarono gli accessi allo stadio - dopo che lo stadio e gli spazi relativi furono concessi dal Comune a un consorzio di Inter e Milan e il loro ruolo non era stato considerato - e fu necessaria la mediazione dell'allora prefetto Bruno Ferrante per riportare la calma" ha concluso Errante.