per ragazzi tra 14 e 18 anni

Nasce AccogliMI: un servizio di orientamento psicologico per adolescenti

Il progetto prevede l'attivazione di un numero verde e di una chat su Whatsapp e Telegram a cui risponderanno gli operatori.

Nasce AccogliMI: un servizio di orientamento psicologico per adolescenti
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A Milano è in arrivo un servizio comunale per accompagnare gli adolescenti dai 14 ai 18 anni  nell’affrontare le difficoltà che caratterizzano soprattutto questa fase della crescita.

AccogliMI, il progetto del Comune di Milano

MILANO - Realizzare un sistema di orientamento psicologico personalizzato per gli adolescenti al fine di prevenire la cronicizzazione del disagio e la sua manifestazione in forme più o meno violente. È l’obiettivo di AccogliMI, il progetto del Comune di Milano dedicato alle ragazze e ai ragazzi tra i 14 e i 18 anni - circa 60mila a Milano- e alle loro famiglie, presentato oggi a Villa Mirabello.

L’assessore al Welfare e Salute Bertolé illustra il nuovo servizio

Dopo una prima fase di ascolto, in caso di bisogno, AccogliMI indirizzerà gli utenti verso la rete dei servizi specialistici sanitari, educativi e ricreativi della città. “AccogliMI vuole essere un servizio costruito col preciso obiettivo di prevenire il disagio ed evitare la cronicizzazione dei problemi”, ha spiegato l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé durante la presentazione del progetto - Si tratta di un progetto in cui crediamo e investiamo molto e che vogliamo costruire a misura di ogni giovane utente, in modo che ogni persona si senta ascoltata e capita, con l’auspicio che questa tipologia di servizi venga potenziata a fronte di un importante acuirsi del bisogno dei cittadini.

"La salute mentale non è un tema di serie B"

La salute mentale non può essere considerata un tema di serie B ed è importante che il sistema sanitario regionale offra risposte finalmente adeguate. Il Comune vuole fare la propria parte e AccogliMI è un tassello di un sistema di azioni più ampio che stiamo costruendo: abbiamo, per esempio, investito 2,7 milioni per stimolare la partecipazione dei minori ad attività sportive, ricreative e culturali attraverso un sistema di voucher per sostenere le famiglie più vulnerabili, abbiamo dedicato una parte dei fondi stanziati per la coesione sociale - 200mila euro - a iniziative di prevenzione della malamovida e di promozione di comportamenti positivi nelle aree del divertimento e stiamo costruendo un progetto per ottenere altri finanziamenti per potenziare i luoghi di aggregazione in città”.

La psicologa e presidente della Cooperativa Minotauro Anna Arcari

“I ragazzi e le ragazze – ha spiegato Anna Arcari, psicologa, psicoterapeuta e presidente della Cooperativa Minotauro - hanno bisogno di contesti che li sappiano accogliere e ascoltare, che si sintonizzino sui loro bisogni profondi, rilanciando i desideri e la possibilità di costruire il futuro. Per questo il progetto, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato, intende valorizzare le risorse del territorio e sostenere la comunità educante e i diversi ruoli che la compongono, offrendo anche percorsi di gruppo per i genitori e momenti formativi dedicati ai professionisti e alle figure educative.

Il progetto prevede inoltre l'implementazione di due risorse importanti che possano restare a disposizione della città anche dopo la sua conclusione: da una parte la mappatura accurata e la messa in rete in ciascun municipio dei servizi del territorio, sia quelli specialistici che quelli per lo studio e il tempo libero; dall’altra parte una piattaforma di raccolta dati degli utenti, aggregati in forma anonima, che quindi rispetta la privacy, ma può fornire informazioni utilissime sulle caratteristiche e le esigenze delle ragazze, dei ragazzi e delle famiglie.

Queste risorse, insieme alla valutazione di impatto sociale che ci aiuterà a rilevare se e quanto hanno funzionato le attività realizzate, possono implementare la capacità della città di rispondere in modo pertinente e tempestivo ai bisogni espliciti e impliciti che in adolescenza spesso si manifestano attraverso comportamenti a rischio, rivolti contro se stessi o le proprie relazioni e il mondo circostante”.

Le chat su Whatsapp e Telegram per ascoltare i ragazzi

Il progetto prevede l’attivazione di un numero verde e di una chat Whatsapp e Telegram a cui rispondono operatori con competenze diversificate e multiprofessionali che possono offrire ascolto e un sostegno adatto alle esigenze di ciascuno. Il numero verde - 800 666 315 - e il numero di cellulare - 335 1251973 - messo a disposizione per le chat sono attivi il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 16 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 12, calendario pensato proprio per intercettare le disponibilità dei ragazzi fuori dagli orari scolastici.

Il progetto entra anche nelle scuole

Ma AccogliMI punta anche a coinvolgere le scuole e i quartieri attraverso percorsi di gruppo dedicati a tematiche particolarmente significative per la fascia d’età target, come la sessualità, l’affettività e gli effetti dell’uso di stupefacenti. Gli insegnanti potranno segnalare agli operatori del centralino le difficoltà psicologiche riscontrate nei ragazzi e chiedere un supporto nell’affrontarle. Proprio con questo obiettivo, sono già stati programmati incontri con i dirigenti scolastici degli istituti milanesi per far conoscere il servizio e le sue potenzialità. L’ascolto telefonico, che è a disposizione anche delle famiglie e dei docenti, può sfociare inoltre in percorsi brevi di consultazione per adolescenti e i loro genitori, da realizzarsi online o nelle sedi territoriali dei partner di progetto.

Chi troverete ad accogliervi

L’investimento per la realizzazione di AccogliMI, finanziato con i fondi provenienti dalla legge 285/97, è di 500mila euro stanziati per coprire il periodo che arriva fino a agosto 2023. Il progetto è realizzato in collaborazione con Ats e “Rete delle scuole che promuovono salute” ed è gestito per conto dell’Amministrazione da alcuni enti del Terzo settore che hanno partecipato in raggruppamento alla coprogettazione: la cooperativa Minotauro, capofila, Ceas, Nivalis, Zero5, Lotta contro l’emarginazione, Comunità Nuova, Diapason e Comin. AccogliMI potrà contare sul lavoro di circa 40 operatori, fra psicologi, psicoterapeuti, educatori, pedagogisti, operatori sociali e mediatori culturali che verranno messi a disposizione per facilitare le comunicazioni con le famiglie straniere, comprese quelle ucraine in fuga dalla guerra.

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