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l'iniziativa solidale
Milano si stringe a Liliana Segre: oltre 700 studenti al cinema Ducale per la proiezione del docufilm "Liliana"
Santo Minniti (Municipio 6): "stamattina (lunedì 27 gennaio) oltre 700 studenti, è il nostro abbraccio a Liliana. Seminiamo Memoria".
Sta vivendo difficili e amari giorni Liliana Segre, vittima di attacchi social che l’hanno costretta a rinunciare ad alcune iniziative pubbliche per commemorare il Giorno della Memoria, ma Milano si stringe idealmente intorno alla senatrice con l'iniziativa ideata da Santo Minniti del Municipio 6.
Milano si stringe a Liliana Segre: oltre 700 studenti al cinema Ducale per la proiezione del docufilm "Liliana"
MILANO - 27 gennaio, Giorno della Memoria. Sono giunti da tutta Milano al cinema Ducale per la proiezione del docufilm "Liliana": oltre 700 studentesse e studenti hanno preso parte all'evento dedicato alla Senatrice Segre, oggetto in queste settimane di attacchi sui social network.
L'Orfeo ne rifiuta la proiezione
Un'iniziativa lanciata qualche settimana fa dal Municipio 6: il rifiuto del Cinema Orfeo di proiettare il film per paura di ritorsioni, aveva infatti causato l'immediata reazione del Presidente Santo Minniti, che aveva annunciato la scelta di organizzare la proiezione per centinaia di studenti presso un altro cinema del territorio. Dalle parole ai fatti.
L'idea lanciata dal Municipio 6 ma raccolta da tutti i 9 Municipi della città
La proposta ha inoltre raccolto l'adesione di tutti i 9 Municipi della città, presenti stamattina, 27 gennaio, al Ducale assieme alla Vicesindaco Anna Scavuzzo e agli assessori Tommaso Sacchi, Gaia Romani e Lamberto Bertolè.
L’evento è stato anche un abbraccio simbolico alla Senatrice Segre, vittima di attacchi social che l’hanno costretta a rinunciare ad alcune iniziative pubbliche.
Santo Minniti: "Non saremo indifferenti di fronte a questa ondata di attacchi a una donna straordinaria"
"Liliana Segre è stata già vittima dell'odio 80 anni fa, poco più che bambina. Ha consacrato quel dolore e la sua intera vita alla Memoria, perché nessuno fosse più vittima di quella barbarie. Non siamo e non saremo indifferenti di fronte a questa ondata di attacchi a una donna straordinaria", dichiara Santo Minniti.
Che aggiunge: "I segni dell'odio ritornano senza vergogna, e anzi mostrati come trofei, anche da governi che dovrebbero guidare l'occidente democratico. Odio verso chi non si riconosce nei due generi, odio verso gli immigrati, odio verso chiunque è considerato diverso. Segni di un passato che ritorna man mano che spariscono i testimoni diretti del ventennio più buio del secolo scorso. Ricordare non basta più, serve seminare Memoria".
