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Milano risponde in costume alla chiusura delle piscine pubbliche

Tra musica, asciugamani e birrette, la protesta creativa di "Sai che puoi?" per Argelati, Scarioni e una città più balneabile

Milano risponde in costume alla chiusura delle piscine pubbliche
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Centocinquanta persone tutte in fila per la riapertura della piscina Argelati: infradito, pareo, cappellini, asciugamani, costumi, occhiali da sole, musica e birrette.

Milano risponde alla chiusura delle piscine

MILANO - Ieri, 5 giugno 2025, si è svolto in via Segantini 6 l’aperitivo a (quasi) bordo piscina, il flash mob, organizzato da Sai che puoi?, per chiedere a Palazzo Marino la riapertura a tariffe comunali delle piscine Argelati e Scarioni e per rendere balneabili il lago del Parco Nord e la Darsena.

Non tutti hanno una "via di fuga" dalla città

"Sono oltre 9mila le persone che, nei mesi scorsi, hanno firmato l’appello Milano Balneare - fanno sapere gli organizzatori - in cui si chiede che il refrigerio nella stagione calda torni ad essere un diritto da garantire a tutti e tutte". "L’estate del 2024 - proseguono - è stata la più calda mai registrata, e quella del 2025 – ormai alle porte – potrebbe essere addirittura peggiore. È una situazione che colpisce tutte e tutti, ma soprattutto le persone che per diversi motivi non hanno alternative “di fuga” e devono restare in città. Soprattutto per loro, i centri balneari pubblici sono fondamentali: oggi, però, tre su quattro sono chiusi. Per il Lido è già troppo tardi, ma per le piscine Scarioni e Argelati il Comune di Milano non ha ancora deciso nulla di definitivo, è possibile scrivere un finale diverso, che metta al centro l’interesse pubblico".

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