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Milano riduce il debito M4: risparmi per 15 milioni e rendimenti in crescita

Grazie al rifinanziamento, il tasso medio del debito scende al 4%, generando valore atteso netto di oltre 57 milioni

Milano riduce il debito M4: risparmi per 15 milioni e rendimenti in crescita
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Grazie al rifinanziamento, il tasso medio del debito scende al 4%, generando valore atteso netto di oltre 57 milioni. ATM aumenta il rendimento delle azioni, mentre il Comune punta a coprire il bilancio con risorse proprie.

Milano riduce il debito M4

"Il rifinanziamento del debito di M4, ci farà risparmiare 15 milioni. Grazie al lavoro di Atm e di M4 dopo il rifinanziamento, il tasso medio del debito di M4 passa dal 5.80% al 4%: significa la creazione di valore atteso netto di oltre 57 milioni di euro e in più la nostra controllata ATM porta rendimento delle proprie azioni, da 6,17% a oltre 6,50%, significa Milano che fa Milano".

Lo ha detto l'assessore alle Risorse finanziarie, economiche e patrimoniali Emmanuel Conte, durante il suo intervento in Consiglio comunale per presentare il bilancio di previsione 2025-2027.

Un terzo del bilancio

"Un anno fa abbiamo proposto un'operazione politica di rilievo, cioè rendere pubblica tutta l’infrastruttura. Avevamo detto che c’erano anche altri obiettivi possibili tramite il rifinanziamento della società, alleviare il costo del canone di concessione e fare aumentare il rendimento delle azioni acquistate di ATM", ha aggiunto Conte, spiegando che il trasporto pubblico locale vale "circa un terzo del nostro bilancio, delle nostre spese" e che per il 2025 è previsto di 1 miliardo di euro di spesa, "coperto da due voci. La prima è il fondo nazionale trasposto che vale 262 milioni di euro, un po’ di meno di quello che veniva trasmesso cinque anni fa a Milano e non tiene contro delle metropolitane che abbiamo realizzato. Poi c’è la vendita dei titoli di viaggio per 400 milioni e, infine, il tpl è finanziato dalle nostre tasse per oltre 300 milioni di euro".

In generale, sulla parte corrente del bilancio di previsione,

"raggiungiamo un equilibrio di poco inferiore ai 3,9 miliardi di euro, un dato in crescita sul 2023 di circa 150 milioni di euro che rende questo bilancio il più grande delle ultime consiliature. Serve un cambio di passo rispetto alla politica economica nazionale verso gli enti locali, le città sono nervo portante della nazione e non vanno abbandonate a se stesse".

I tagli del governo

Conte ha evidenziato i tagli da parte del governo agli enti locali con la manovra di bilancio nazionale.

"C’e la scelta di politiche fiscali restrittive soprattutto verso gli enti locali, la legge finanziaria del 2024, cioè quella in essere, aveva previsto tagli per gli enti locali per 1 miliardi in 5 anni, significa per Milano 15 milioni di euro sul 2025 e 10 milioni di euro all’anno per i prossimi 4 anni. Non basta, questa legge finanziaria attualmente in discussione ha in seno un ulteriore taglio di 1 miliardi e 300 milioni per il 2025-2029, una scelta centralista, che genererà una tensione anche sul nostro bilancio. È un bilancio che conferma la tendenza di Milano di essere artefice del suo destino, perché gli obiettivi vengono perseguiti tutti a carico del bilancio comunale".

Su quali voci si punterà

Conte ha concluso ricordando le voci che saranno più finanziate:

"Sul trasporto pubblico locale, 40 milioni in più per i costi di funzionamento della M4, per la tutela delle parti più deboli della società, sul welfare 5 milioni in più, per l'educazione 7 milioni in più, per la sicurezza 4 milioni in più e per le risorse umane un contributo ulteriore di 20 milioni di euro. Il Comune riesce a coprire con risorse proprie il proprio bilancio", ha concluso.

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