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Milano-Mortara é tra le peggiori linee ferroviarie d’Italia: lo conferma il report di Legambiente

Il commento del consigliere regionale Negri: "Non è una novità purtroppo e va di pari passo con la decadenza economica dei territori che attraversa"

Milano-Mortara é tra le peggiori linee ferroviarie d’Italia: lo conferma il report di Legambiente
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Questo triste record della linea ferroviaria che serve il territorio della cintura sudovest di Milano è confermato dal risultato del rapporto annuale di Legambiente che fotografa la situazione del trasporto ferroviario in Italia.

"Pendolaria" di Legambiente: Milano-Mortara tra le peggiori linee ferroviarie d’Italia

MILANO - Il rapporto "Pendolaria" di Legambiente non ha dubbi: la linea ferroviaria Milano-Mortara, che passa per le stazioni di Corsico, Cesano, Trezzano, Gaggiano  e Vigevano prima di arrivare a Mortara, è  tra le peggiori del nostro Paese.

Una linea fondamentale che collega al capoluogo lombardo, ma con evidenti difficoltà che creano disservizi e disagi per i pendolari. La questione del raddoppio della linea, fondamentale per migliorare la situazione, è stato discusso recentemente in un incontro al Castello di Abbiategrasso promosso dall’associazione pendolari Mi.Mo.Al.

Il consigliere regionale Pd Simone Negri

"Nella nuova edizione di Pendolaria, il rapporto di Legambiente sul trasporto pubblico, campeggia nuovamente, tra le linee ferroviarie peggiori d’Italia, la R31 Milano-Mortara. E’ in compagnia della Catania-Caltagirone-Gela, Roma Nord-Viterbo, le ex Circumvesuviane – evidenzia il consigliere regionale in quota Pd Simone Negri -. Non è una novità purtroppo e va di pari passo con la decadenza economica dei territori che attraversa, soprattutto l’Abbiatense e l’area Vigevanese-Lomellina.

Benché soprannominata "Freccia delle Risaie", caricava nel maggio 2024 19.200 passeggeri al giorno, più delle due linee che da Bergamo arrivano a Milano (che si attestano intorno ai 17.000 utenti), e uno dei pochi vettori Trenord che trasporta più persone rispetto al pre-pandemia. A ciò si aggiunga che in parte, nei comuni del sud Milano, la tratta è condivisa con la S9 (28.000 passeggeri) e che i disagi della R31 inevitabilmente interferiscono sulla circolazione di quest’ultima.

Perchè non si parla del raddoppio?

Dobbiamo parlare delle potenzialità della Milano-Mortara - aggiunge Negri - . Perché di fronte a questa domanda di trasporto così elevata – pure in crescita – da anni non si riesce a concludere il raddoppio? E’ disinteresse! Della Lega, che governa queste zone (quasi tutto il pavese), che governa la Regione, che ha il suo segretario Ministro delle Infrastrutture. Non si muove nulla! Coperta corta? No, questione di scelte.

In queste ore proprio  il ministro Matteo Salvini non ha avuto problemi nel trovare ulteriori 1,5 miliardi di euro per l’improbabile Ponte sullo Stretto di Messina. Ma di soldi per la Milano-Mortara, nonostante qualche mese a Pavia si fosse espresso dicendo: "stiamo lavorando a un accordo con autostrade e ferrovie sulle priorità espero di inserirla tra le priorità del 2025", neanche l’ombra. E il mio odg, in consiglio regionale, collegato al bilancio che chiedeva di valutare l’opzione del raddoppio selettivo è stato bocciato", conclude il consigliere regionale.

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