Milano, il design non conosce crisi: oltre 300mila visitatori per il Salone del Mobile, cinesi in testa. Regine del Fuorisalone Brera e Statale
Più di 2.100 espositori da 37 Paesi e un pubblico sempre più internazionale: il 68% degli operatori arrivata dall’estero, la percentuale più alta di sempre

Ha chiuso i battenti nella giornata di ieri, domenica 13 aprile la 63esima edizione del Salone del Mobile con un eccezionale numero di presenze in gran parte arrivati dalla Cina ma anche dall'India e dai Pesi europei.
Il design non conosce crisi: oltre 300mila visitatori per il Salone, cinesi in testa
MILANO - In un anno segnato da incertezze globali, Milano si conferma ancora una volta la capitale internazionale del design. La 63esima edizione del Salone del Mobile si è chiusa a Rho Fiera con oltre 302mila presenze, numeri in linea con l’anno precedente e capaci di illuminare, come un faro, un 2025 carico di sfide per il settore.
«Questa edizione ha mostrato la forza del design nel creare connessioni oltre i confini, anche nei momenti più complessi» ha sottolineato la presidente Maria Porro, evidenziando come la fiera abbia saputo attrarre più di 2.100 espositori da 37 Paesi e un pubblico sempre più internazionale: il 68% degli operatori arrivava dall’estero, la percentuale più alta di sempre.
Operatori esteri al 68%: ecco da quali paesi
A guidare la classifica dei visitatori stranieri è stata la Cina, seguita da Germania, Spagna, Polonia — in netta crescita — Brasile, Russia, Francia, Stati Uniti, India e Svizzera. Un dato che conferma quanto il Salone di Milano continui a dettare la rotta anche verso le nuove frontiere del business, dall’Asia Centrale ai Paesi del Golfo.
Regine del Fuorisalone Brera e l'università Statale
E mentre la Fiera segnava numeri importanti, il Fuorisalone registrava un afflusso altrettanto straordinario, confermando un’edizione vivace, creativa e partecipata. Tra le mete più amate: il quartiere Brera e gli spazi storici dell’Università Statale.
La mostra "Cre-action" di Interni ha superato quota 250mila visitatori, 10mila in più rispetto all’anno scorso, mentre l’Orto Botanico ha mantenuto costante il flusso con 50mila ingressi. Alla Audi House of Progress presso l’hotel Portrait, invece, si è sfiorata quota 150mila presenze, segnando un +10mila rispetto al 2024.
L’installazione vincitrice del Fuorisalone Award
Porta Venezia ha brillato per la seconda volta consecutiva grazie all’installazione vincitrice del Fuorisalone Award, "Mission Aldebaran" firmata Marc Antoine Barrois, che ha attirato 80mila visitatori.
Stabili anche i numeri di Sarpi con 120mila presenze, e in crescita la componente internazionale nel distretto Isola, che ha contato circa 100mila visitatori.
Nel cuore commerciale di Durini Design District, gli showroom hanno registrato una media impressionante: 4.500 visitatori al giorno. E a Varedo, presso Alcova, la nuova organizzazione degli ingressi ha garantito un’esperienza più ordinata e senza code, sebbene con un lieve calo rispetto al 2024: 70mila presenze, 20mila in meno rispetto all’anno precedente.
Nonostante qualche flessione anche in zona Tortona — 87mila visitatori al Superstudio e 50mila alla Design Week — e 52mila per Variations a Palazzo Litta, il bilancio della settimana resta più che positivo.
Casati di Fuorisalone.it pensa già alla prossima edizione
"Il bilancio è positivo con un incremento di eventi e pubblico, sempre educato. Bisogna ragionare sulla gestione degli ingressi - suggerisce Paolo Casati, di Fuorisalone.it - perché è evidente che il qr code, la registrazione, non è più sufficiente: un’ipotesi potrebbe essere quella di riservare agli addetti al settore l’entrata agli eventi di design nei primi tre giorni del Fuorisalone, da lunedì a mercoledì".