Migranti, Sala: "Dal governo solo interventi per ricercare consenso"
Sala interviene sulla sempre attuale questione dei migranti e insieme ai suoi colleghi di Roma, Torino, Bologna, Firenze e Napoli firma un documento congiunto sul Dl Cutro
Il sindaco Sala è intervenuto a Sky tg24 dove ha parlato del tema dei migranti ponendo anche il grande problema dei minori non accompagnati e del fatto che, come sindaco, tocca a lui occuparsene perché la patria potestà del minore non accompagnato spetta proprio al sindaco.
Sala: "Dal governo solo interventi alla ricerca del consenso"
MILANO - Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, in diretta su Sky tg24, ha parlato a proposito della decisione del governo Meloni di togliere l’istituto della protezione speciale per i migranti.
"Un fenomeno da governare"
“Le migrazioni sono un fatto che va governato e non ideologizzato. Quindi, con questi interventi che sembrano un po’ spot e alla ricerca del consenso, non si risolve granché. Quando hai l’opportunità di cercare di regolamentare un flusso, di regolarizzare chi viene, perché devi perdere questa opportunità”.
“Io ci metto del mio dal punto di vista della sensibilità sociale e politica ma anche del pragmatismo: conoscendo il tessuto milanese, sa quante aziende chiuderebbero se non avessero questa forza lavoro?”, continua il sindaco. “E noi pensiamo ancora di poter raccontare ai nostri figli che avranno una pensione se non coinvolgiamo anche chi non è italiano d’origine nella creazione della ricchezza che permette di pagare le pensioni?”
“Quindi, cuore ma anche pragmatismo”, ribadisce. “Al di là di tutto, basta vedere i dati relativi ai rimpatri: non sono molto elevati. Non giudico, lo dico oggettivamente. Per cui non è che queste persone si volatilizzano, rimangono qua e il rischio tendopoli, che ha sottolineato il mio collega Lepore di Bologna, c’è”, spiega Sala. “Quindi, bisogna trovare formule per sapere dove sono, chi sono, eccetera eccetera”, conclude.
La lettera al governo dei sindaci di centrosinistra
Contro la cancellazione della protezione speciale per i migranti i sindaci del centrosinistra hanno inviato una lettera al governo. Oltre al primo cittadino milanese hanno messo la loro firma anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, di Napoli Gaetano Manfredi, di Torino Stefano Lo Russo, di Roma Roberto Gualtieri e di Bologna Matteo Lepore.
Sala pone il problema dei minori non accompagnati
“Abbiamo un problema specifico che sottolineiamo: quello dei minori che arrivano in Italia non accompagnati. Questo è un problema. Tra l’altro, la patria potestà del minore non accompagnato spetta al sindaco, quindi è una nostra responsabilità e ce la prendiamo, però, oggi, abbiamo numeri insostenibili e su questo chiediamo una mano”, dichiara ancora il sindaco Sala.
“Sono esplosi perché le famiglie disperate affidano i bambini a parenti, amici o a dei conoscenti sui barconi, ma quando arrivano qua è un problema e a Milano abbiamo un paio di migliaia di bambini che sono affidati, teoricamente, a me e noi cerchiamo non solamente di accoglierli ma di provare a rimetterli nel circuito della normalità, ma se non siamo aiutati è una gran fatica”, spiega il sindaco milanese.
E a proposito della volontà del governo Meloni di togliere l’istituto della protezione speciale, ribadisce che “non è che illudendo le persone attraverso l’eliminazione di alcuni istituti o rinforzandone altri che danno l’idea di riportare a casa queste persone, si risolve la questione. Noi chiediamo di essere ascoltati. Avessimo la soluzione in tasca la proporremmo ma il problema vero è che noi viviamo la realtà e sappiamo a cosa ci troviamo di fronte”, conclude.
Il presidente Fontana: "Dalle Regioni di centrosinistra posizioni ideologiche"
Il presidente della Regione Attilio Fontana ha replicato sulla questione migranti commentando la scelta di quattro Regioni a guida centrosinistra di non firmare l'accordo con il Governo sullo stato di emergenza: "Un conto è chiedere l'autonomia sulle cose effettivamente di nostra competenza e un conto è fingere di chiedere autonomia quando invece si tratta di una strumentalizzazione. Questa è una questione ideologica che portano avanti, dimostrano di non essere indipendenti dai loro partiti".