MOSTRE MILANO | Medici senza frontiere, 50 anni di storia raccontati da oltre 100 fotografie Magnum
Una storia partita nel 1971. Nelle 102 fotografie esposte a parlare sono le immagini: dolore, sofferenza, speranza tra guerre e catastrofi.
Oltre 100 "scatti" fino al 6 marzo, alla Fabbrica del Vapore, per celebrare i 50 anni di Medici senza frontiere.
Mezzo secolo di "coraggio", altruismo, passione e professionalità raccontati attraverso l'operato della organizzazione non governativa e delle fotografie dell'agenzia giornalistica Magnum.
Medici senza frontiere, 50 anni di storia attraverso 102 fotografie d'autore
Dai rifugiati siriani alle povertà del terzo mondo, passando per i conflitti nel mondo, un tema quest'ultimo quanto mai attuale pensando a quando sta accadendo in Ucraina dopo l'invasione dell'esercito russo.
Basti pensare alla guerra in Libano, in Iraq, in Bosnia, in Vietnam e Cambogia.
Storie di medici, di umanità, di sofferenze, di sacrifici verso la salvezza. In ogni parte del mondo, tutte con un denominatore comune: l'attività instancabile di Medici senza frontiere e gli scatti dell'agenzia Magnum.
Medici senza frontiere, una storia partita nel 1971
Per la ong si tratta di una storia partita nel 1971, anno della fondazione e raccontata fino ai giorni grazie ai 102 scatti fatti da 18 fotografi.
Il titolo significativo della rassegna fotografico è "Guardare oltre. MSF & Magnum: 50 anni sul campo, tra azione e testimonianza".
Un titolo emblematico: guardare oltre i pregiudizi, guardare oltre ciò che è più vicino, in una visione prospettica. Guardare oltre, pensando a un futuro migliore.
Il tutto raccontato attraverso la forza delle immagini e del loro eloquente messaggio. Tra le immagini più forti e più emblematiche anche quelle di due fotografi italiani: Paolo Pellegrin e Lorenzo Meloni.
Il racconto attraverso le foto "italiane"
Dagli scatti di Pellegrin scatti si rivive la guerra civile nel Darfur e la fuga verso il Ciad, i viaggi della speranza dei profughi nel Mediterraneo, il terremoto di Haiti, mentre attraverso le foto di Meloni viene rivissuta la tragedie dei bambini e delle donne in fuga nel 1917 dallo stato islamico dell'Iraq.
La mostra è aperta fino al 6 marzo, tutti i giorni, dalle 10 alle 19, con ingresso libero tramite prenotazione.
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