Maxi esercitazione di Protezione Civile a Milano e provincia per il contrasto al cambiamento climatico
1.200 volontari e più di 400 mezzi della Protezione civile hanno "invaso" pacificamente 18 comuni del territorio per effettuare una complessa esercitazione
La grande esercitazione della Protezione civile che si è tenuta nel weekend appena trascorso, oltre Milano ha coinvolto diciotto comuni dell'hinterland. Al centro dell'attenzione di questa edizione come affrontare al meglio le emergenze dovute agli effetti del cambiamento climatico.
La grande esercitazione di Protezione Civile per il contrasto al cambiamento climatico
MILANO - E’ terminata positivamente l’esercitazione della Protezione civile della Città metropolitana di Milano finalizzata a far fronte agli effetti del cambiamento climatico.
1.200 volontari nei 18 comuni interessati dall'iniziativa
Come riporta Prima La Martesana, questo fine settimana 1.200 volontari e più di 400 mezzi della Protezione civile hanno "invaso" pacificamente 18 Comuni del territorio metropolitano per effettuare una complessa esercitazione. Si è trattato di uno stress test di addestramento e aggiornamento, organizzato per mettere alla prova le capacità di intervento del volontariato organizzato e della struttura di coordinamento di Città metropolitana di Milano e CCV-MI, testando il sistema in scenari realistici di emergenza.
Per evitare un'altra Valencia
Così commenta il consigliere delegato alla Protezione civile Sara Bettinelli:
“Questa esercitazione ha dimostrato la capacità della struttura e dei volontari di Protezione civile di attivarsi istantaneamente in caso di emergenze. Purtroppo anche sul nostro territorio stiamo assistendo alla crescita esponenziale di eventi climatici estremi a cui dobbiamo adattarci limitandone al massimo gli effetti devastanti. Quanto avvenuto a Valencia e in Emilia Romagna ci ricorda che la sfida è migliorare la capacità di rispondere tempestivamente alle emergenze e in tal senso è fondamentale anche creare sinergie con Vigili del fuoco, Prefetture, autorità locali e sistema sanitario. In parallelo stiamo lavorando per promuovere la cultura della sostenibilità, della prevenzione, la preparazione al rischio e diffondere buone prassi per aumentare la consapevolezza e l’impegno dei cittadini alla tutela dell’ambiente”.
Diciotto città coinvolte
Le città di Abbiategrasso, Bareggio, Buscate, Cassano d'Adda, Cernusco sul Naviglio, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Gaggiano, Garbagnate Milanese, Legnano, Milano, Parabiago, Paullo, Pero, Pieve Emanuele, Pozzuolo Martesana, Solaro e Trezzano sul Naviglio sono state scenari in cui sono stati simulati interventi idrogeologici, con prove di pompaggio e gestione delle acque in scenari alluvionali, taglio alberi e liberazione delle aree ed operazioni di rimozione di alberi caduti o a rischio per la sicurezza della popolazione, ricerca di persone scomparse con unità cinofile specializzate in mantrailing e ricerca a scovo, supporto logistico e installazioni illuminotecniche per operare in aree colpite da blackout o difficilmente accessibili e infine operazioni di antincendio boschivo.
Presenti una trentina di sindaci
Nella mattinata di chiusura dell'iniziativa, domenica 17 novembre, tutti i volontari coinvolti si sono riuniti a Pieve Emanuele per fare un bilancio del lavoro fatto e per una breve cerimonia di chiusura a cui hanno partecipato oltre 30 sindaci e un gran numero di amministratori locali dei 133 Comuni che compongono l’Area metropolitana milanese.