Determinazione, empatia e voglia di mettersi in gioco: sono queste le parole che meglio descrivono Lucia Elizabeth Quezada, farmacista, coach e autrice del libro “Rinascita di una Leader”. La sua è una storia di coraggio e trasformazione personale, iniziata in Ecuador e maturata in Italia, dove ha trovato la sua strada tra ricerca scientifica, farmacia e formazione umana. Dopo anni di lavoro e una carriera costruita con passione, Lucia ha affrontato momenti difficili, che l’hanno portata a rimettersi in discussione, a studiare, e infine a riscoprire sé stessa come guida autentica per gli altri.
Una farmacista dal Cammino di Santiago a New York (e non solo)
In questa intervista racconta il suo percorso, le sfide, il valore del coaching e il senso profondo del suo impegno per migliorare il benessere dei professionisti della salute.
L’intervista a Lucia Elizabeth Quezada
Raccontami dove inizia questo tuo percorso. Quando ti sei appassionata a questo ambiente?
Il mio percorso inizia quando ho deciso di lasciare l’Ecuador, il mio Paese d’origine. Provengo da una famiglia umile e grazie a una borsa di studio sono arrivata in Italia per proseguire gli studi. Sognavo di diventare medico, ma non riuscii a superare il test d’ingresso a Medicina e scelsi Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. All’inizio la farmacia non era la mia prima scelta, ma col tempo mi sono appassionata al laboratorio e alla ricerca. Poi, per motivi personali, ho rinunciato a un master di ricerca a Stoccolma e ho iniziato a lavorare in farmacia. Lì ho capito che servivano non solo competenze tecniche, ma anche empatia e capacità di relazione. Per questo ho iniziato a formarmi sulla comunicazione e sulla crescita personale: così è nata la mia vera passione per questo ambiente.
Come mai stava decidendo di appendere “il camice al chiodo” e come le istituzioni possono aiutare a migliorare il benessere?
Dopo anni da direttrice di farmacia, ho vissuto la crisi dell’abbandono della professione. Pensavo che il mio team, motivato e unito, non ne sarebbe stato toccato, invece uno alla volta ho visto i miei collaboratori andar via. Sotto pressione, ho iniziato a chiedermi se avesse ancora senso restare. Così ho deciso di fermarmi e affrontare il Cammino di Santiago: 37 giorni e 900 chilometri di riflessione.

Camminando, ho capito che il mio posto era ancora in farmacia, ma con un nuovo approccio. Ho contattato la Presidente di FuturPharma e abbiamo organizzato un corso di coaching per farmacisti. Da lì è nato il mio libro “Rinascita di una Leader”, dove racconto come trasformare la leadership in qualcosa di autentico e umano. Oggi collaboro con varie associazioni e ordini professionali per offrire corsi gratuiti e sostenere i colleghi nel creare ambienti di lavoro sereni e motivanti.

Mi parli del suo percorso di coaching. In cosa le ha cambiato il modo di vivere?
Tutto è iniziato dopo un fallimento: non mi rinnovarono il contratto da direttrice per “mancanza di leadership”. Fu una lezione durissima, ma col tempo capii che la mia manager aveva ragione: un leader non si misura solo dai risultati economici, ma da quante persone riesce a ispirare. Così mi sono iscritta a un master internazionale di coaching ad alta prestazione (MICAP), durato tre anni. È stato un percorso intenso, fatto di prove fisiche e mentali — come una settimana di sopravvivenza nel bosco o la Maratona di New York — che mi hanno insegnato disciplina, empatia e resilienza. Il coaching mi ha cambiata profondamente: oggi guido con l’esempio, non con l’autorità. E soprattutto, non sono più sola: ho persone che mi seguono perché credono in me.

Perché hai voluto scrivere un libro? Quale era la tua esigenza e quali benefici pensi possano trarne i lettori?
Ho scritto “Rinascita di una Leader” durante il Cammino di Santiago. Sentivo il bisogno di condividere il mio percorso di trasformazione, perché molti colleghi vivevano la stessa crisi. Nel libro racconto come sono passata da uno stile di comando rigido a una leadership autentica e ispirazionale. Voglio trasmettere l’idea che il cambiamento è possibile e che investire su sé stessi è il primo passo per rinascere, nel lavoro e nella vita.
Vuoi aggiungere qualcosa?
Sì, oggi continuo a offrire corsi di formazione gratuiti in collaborazione con associazioni e ordini professionali. Il mio obiettivo è aiutare i farmacisti a sviluppare competenze relazionali e di leadership empatica, perché solo attraverso il benessere delle persone si può migliorare davvero la professione.
Fabio Fagnani