la cerimonia

Intitolato a Giovanna Boccalini un giardino a Milano: simbolo di libertà e impegno civile

La cerimonia in Via Ravenna con istituzioni e famigliari per ricordare la partigiana, sindacalista e pioniera del calcio femminile italiano

Intitolato a Giovanna Boccalini un giardino a Milano: simbolo di libertà e impegno civile

Ieri, 9 settembre 2025, si è tenuta la cerimonia di intitolazione del Giardino Giovanna Boccalini, partigiana, sindacalista, attivista, fondatrice della prima squadra italiana di calcio femminile ed ex assessore negli anni ‘50 del Comune di Milano.

Intitolato a Giovanna Boccalini un giardino a Milano

MILANO – Alla cerimonia, tenuta in Via Ravenna angolo via Piazzetta, erano presenti i famigliari di Boccalini, Stefano Bianco, presidente del Municipio 4; Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura e Primo Minelli, presidente di Anpi Milano.

“Oggi – ha dichiarato Bianco – rendiamo omaggio a una donna importante che ha dedicato la sua esistenza al consolidamento dei suoi valori: equità, giustizia e solidarietà. Era una guida e un’ispirazione che vogliamo inserire in un contesto che porterà i giovani a domandarsi chi sia stata Giovanna Boccalini”.

Una donna che seppe reagire al fascismo

Dopo aver ripercorso i tratti salienti della sua vita, Sacchi ha sottolineato:

“Insieme alle sorelle Luisa, Rosetta e Marta testimonia una generazione di donne che seppero reagire al fascismo. Boccalini ci mostra come politica, solidarietà e sport possano diventare ingredienti di una stessa vita, spesa per rivendicare emancipazione e cittadinanza attiva”.

Il ricordo della nipote

La nipote Cristina Ferrari si è soffermata sugli aspetti della vita famigliare della nonna:

“È stata sempre una persona estremamente sobria e dignitosa sia nei suoi successi sia nei suoi dolori. Ha sempre partecipato alla vita dei suoi nipoti e ha sempre mantenuto lo spirito battagliero e combattivo“.

I suoi ideali

Infine è intervenuto Minelli di Anpi:

“Pensava a una società partecipativa, libera e di parificazione dei sessi, una società che era l’opposto del fascismo e che l’ha rappresentata nella lotta partigiana. É stata una donna che ha dato una grande lezione civica al Paese e per questo è giusto ricordarla e farla conoscere”.