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Il corteo di 'Fridays for Future': studenti in piazza per la giustizia climatica

Emergenza ambientale e diritti a scuola e lavoro tra i temi urlati ai megafoni dai giovanissimi

Il corteo di 'Fridays for Future': studenti in piazza per la giustizia climatica
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Centinaia di studenti hanno preso parte al primo corteo di 'Fridays for Future' partito questa mattina, uniti dalla volontà comune di difendere il pianeta e l'ambiente.

Iniziato il primo corteo di 'Fridays for Future'

MILANO - Come riporta il Giornale dei Navigli, una prima parte del corteo ha iniziato a sfilare dalla stazione Cadorna per poi riconnettersi con il resto dei manifestanti davanti al Castello Sforzesco alle 9.30.
I manifestanti sono per la maggior parte giovanissimi, rispondono agli slogan urlati al megafono, alzano cartelli colorati, cantano e chiedono a gran voce risposte concrete contro la crisi climatica, oltre a maggiore sicurezza durante l'alternanza scuola lavoro e maggiore giustizia sociale.

Le richieste degli attivisti

A ribadire queste richieste è la portavoce di Fridays for Future Italia, Martina Comparelli: "Tra le nostre priorità ovviamente c'è l'urgenza di affrontare la crisi climatica, l'urgenza di avere un mix energetico il più possibile pulito ed economico, noi puntiamo molto sulle rinnovabili come per altro fa il panel delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
Vogliamo anche che beni come l'acqua e altri beni comuni siano al sicuro, vogliamo la rimunicipalizzazione dell'acqua e la manutenzione dei dotti dato che si perde circa il 40% dell'acqua nei trasporti. Vogliamo l'efficientamento degli edifici popolari perché non è giusto che chi è già in povertà debba pagare delle bollette salatissime perché le case non tengono ne calore ne fresco."

Scuola, lavoro e trasporti

"Vogliamo la stessa cosa nelle scuole, vogliamo anche politica di sicurezza e giustizia sul lavoro per evitare gli incidenti che accadono in momenti in cui gli studenti vengono cresciuti per diventare strumenti di lavoro.
Siamo per concedere a tutti i cittadini un salario minimo e anche una settimana lavorativa breve perché abbiamo bisogno di tempo per reinteressarci di cui che ci succede".

L'attivista continua chiedendo "i trasporti gratuiti perché nel resto d' Europa ci sono e servono per diminuire le emissioni.
Il problema è che ci occupiamo di clima solo quando succedono le tragedie come alluvione nelle Marche o la Marmolada, è un tema strumentale per fini altri, per fare battibecchi tra partiti".

Il ricordo delle vittime in alternanza scuola-lavoro

Un minuto di silenzio per ricordare gli studenti morti nei luoghi in cui stavano facendo l'alternanza scuola-lavoro. I manifestanti durante il corteo Fridays for Future, alle 10.30, all'altezza di piazza Velasca a Milano, hanno spento i megafoni, silenziato la musica, si sono seduti a terra e hanno dedicato un minuto di silenzio al ricordo di Giuliano, Lorenzo, Giuseppe, i giovani morti durante l'alternanza scuola lavoro. Concluso il minuto di silenzio, nuovi slogan di protesta si sono alzati contro Confindustria, a qualche metro di distanza dalla sede di Assolombarda.

L'appello di Sala ai giovani: andate a votare e avrete diritto a lamentarvi

"L’appello che faccio ai giovani: è andate a votare e avrete più diritto di lamentarvi”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, a margine di un appuntamento de “Il verde e il blu festival” a Palazzo Reale, interpellato su quale appello vorrebbe rivolgere ai giovani prima del voto “Il diritto al voto è veramente importante e io da quando ho avuto 18 anni sono stato sempre felice di andare a votare”, ha concluso poi Sala.

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La manifestazione chiusa davanti alla Regione

Trasporti pubblici gratuiti, efficientamento energetico delle case popolari e delle scuole, misure concrete che non siano "di facciata". Queste le richieste che gli studenti che hanno preso parte oggi al corteo Fridays for Future hanno portato alla Regione Lombardia dopo aver raggiunto, al termine del corteo, Palazzo Lombardia. I manifestanti - 10mila secondo gli organizzatori i partecipanti al corteo - si sono posizionati a cerchio lungo via Melchiorre Gioia e hanno urlato al microfono le loro richieste rivolte alla Regione.

La prima a parlare è stata Martina Comparelli, portavoce di Fridays for Future Italia, che ha accusato la Regione di togliere "la possibilità di muoverci in modo sostenibile". Le principali richieste sono "trasporti pubblici gratuiti come stanno sperimentando in Spagna, mentre in Germania sono a prezzi stracciati". Di contro l'attivista ha ricordato gli altri prezzi di Trenord e il fatto che "non funziona bene".

Si sono alternate varie voci al microfono tra cui quella di una ragazza di origini peruviane di 17 anni che ha sottolineato come in mancanza dello ius scholae non sia considerata italiana, anche se è nata e cresciuta a Milano: "Perché i politici devono impormi una nazionalità che non sento completamente mia?".

Un'altra voce, quella di un'esponente di Our voice, ha ricordato che è dal 1992 che si parla di cambiamento sostenibile, ai tempi della conferenza di Rio de Janeiro, "quando ancora era possibile cambiare".

Una giovane rappresentante di Non una di meno ha ricordato che il prossimo 28 settembre a Milano ci sarà una manifestazione che partirà alle 18.30 dal Pirellone e sfilerà fino ai Giardini della Guastalla, in occasione della giornata dedicata all'aborto libero e per ribadire il no alle misure antiaborto prese in Texas e in Ungheria.

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