la protesta

In largo Murani presidio dei cittadini per salvare i murales da "Esselunga"

Esselunga ha deciso di rimuoverli dopo una perizia che li ha valutati non più restaurabili, sostituendoli con dei nuovi.

In largo Murani presidio dei cittadini per salvare i murales da "Esselunga"
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MILANO - ‘La memoria si valorizza’. È questo che recita lo striscione appeso dai residenti di largo Murani per protestare contro l’abbattimento dei murales che dagli anni Settanta decorano la piazza.

Esselunga decide di rimuovere i murales in largo Murani: i cittadini protestano

Lo spazio che ospitava un ex falegnameria, infatti, è stato acquistato da Esselunga che ha deciso di rimuoverli dopo una perizia che li ha valutati non più restaurabili. Al loro posto ne sono previsti di nuovi raffiguranti le grafiche patinate di ‘Toiletpaper’, rivista di sole immagini di Cattelan. ‘Esselunga. Regalo o prepotenza?’, recita provocatoriamente un cartellone.

La petizione su change.org

“Vorrei che i signori della grande distribuzione abbiano rispetto per i miei ricordi”, ha dichiarato una cittadina rammentando quando i murales furono realizzati. “Dato che Esselunga dovrà ripristinare il muro, chiediamo che vengano realizzati delle copie dei murales storici al posto di quelli di Cattelan”, hanno rilanciato le promotrici, riferendosi anche alla petizione online lanciata su change.org lo scorso sabato e che ha superato le settecento adesioni.

La memoria si valorizza

Secondo le promotrici, non è “la difesa di alcune immagini, ma la difesa di una memoria storica della street art. Sono simboli attuali”. I murales rievocano infatti la pace, il no al nucleare, la difesa dell’ambiente e la musica (rappresentata da Jimmy Hendrix). Per questo motivo la ‘controproposta’ di Esselunga di tenere solo delle foto storiche dei murales viene seccamente respinta. Per garantire una maggiore tutela, i murales sono anche stati candidati al concorso FAI ‘I luoghi del cuore’.

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