il bando internazionale

Il nuovo stadio di Inter e Milan prende forma: Foster + Partners in pole per il progetto

I due gruppi sarebbero vicini all’aggiudicazione della gara per la progettazione del nuovo impianto destinato a sostituire lo storico San Siro a partire dal 2030

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Si va avanti con l'idea di quello che diventerà il nuovo stadio di Milano e che dovrebbe sostituire San Siro: sembra che in pole position per aggiudicarsi la gara per realizzare il progetto del nuovo impianto ci sia l’archistar britannico Norman Foster in cordata con la società americana Manica.

Il nuovo stadio di Inter e Milan prende forma: Foster + Partners in pole per il progetto

MILANO - La futura casa di Inter e Milan sembra ormai avere un architetto. Secondo quanto scrive il Corriere, la scelta dei due club sarebbe ricaduta sullo studio internazionale Foster + Partners, guidato dall’archistar britannico Norman Foster, in collaborazione con la società americana di design sportivo Manica. I due gruppi sarebbero vicini all’aggiudicazione della gara per la progettazione del nuovo impianto destinato, in prospettiva, a sostituire lo storico San Siro a partire dal 2030.

Una selezione internazionale

Il bando ha coinvolto diversi nomi di primo piano nel panorama architettonico mondiale. In lizza c’erano anche lo studio svizzero Herzog & de Meuron, i britannici di BDP Pattern e Populous, quest’ultimo già autore del concept "La Cattedrale", sviluppato nel 2021 come primo progetto per il nuovo stadio milanese. Tuttavia, salvo imprevisti, la proposta firmata Foster-Manica sembra aver convinto più delle altre.

Chi sono gli architetti favoriti

Lo studio Foster + Partners, noto al grande pubblico per aver firmato opere iconiche come l’Apple Store in Piazza Liberty a Milano e la sede Apple di Cupertino, vanta anche un solido curriculum nel settore sportivo.

Tra i suoi progetti di punta figurano il nuovo stadio Wembley a Londra e il Lusail Stadium in Qatar, realizzato in occasione dei Mondiali del 2022. L’americana Manica, partner del progetto, è invece una realtà specializzata in infrastrutture sportive e ha collaborato anche al rinnovamento del Camp Nou di Barcellona.

Trattative in corso per l’area San Siro

Parallelamente alla definizione del progetto architettonico, prosegue il confronto tra i due club e il Comune di Milano per l'acquisizione dell’area di San Siro. Il valore dell’operazione è stato stimato dall’Agenzia delle Entrate in 197 milioni di euro, cifra che potrebbe però essere ridotta grazie a detrazioni legate ai costi di riqualificazione. A seguire il dossier per il Comune ci sono l’Università Bocconi e il Politecnico di Milano, chiamati a supportare l’amministrazione nella valutazione economica e tecnica.

Chiusura trattativa prevista entro luglio

L’obiettivo dei fondi Oaktree e RedBird, proprietari rispettivamente di Inter e Milan, è chiudere la trattativa entro la fine di luglio, prima che intervengano vincoli di tutela sul secondo anello del Meazza.

Il sindaco Sala: "Incarico positivo ma c'è ancora da fare"

"Devo dire che non ero informato nemmeno io dell'idea di assegnarlo a Foster e mi sembra una cosa molto positiva. Ribadisco che la deadline è il 10 novembre, prima che entrino in funzione i vincoli legati al lavoro della Sovrintendenza, però ci stiamo muovendo per cercare di finire tutto nell'estate. Il dialogo è serrato su aspetti tecnici ed economici, vediamo in queste settimane, dobbiamo capire anche che atti formali fare, ma prima di tutto c'è un tema di metterci d'accordo con le squadre. Sono ottimista, però c'è ancora un po' da lavorare".

Queste le parole del sindaco Giuseppe Sala in merito al conferimento all'architetto Norman Foster del progetto per il nuovo stadio di Inter e Milan a San Siro.

Ok dalle indagini di Inter e Milan sulle aree

Come riferisce una nota del Comune, a seguito della manifestazione di interesse per l’acquisizione della proprietà dell’area San Siro, le squadre Inter e Milan hanno condotto alcune indagini preliminari sulle seguenti aree: Parco dei Capitani, parcheggio Nord e parcheggio Sud, piazzale di ingresso dello Stadio ‘Meazza’, Stadio ‘Meazza’ e la zona di accesso che lo circonda.

I risultati sulle aree indagate

Nell’area del Parco dei Capitani, che coincide con quella dell’ex palazzetto dello sport, sono state condotte indagini volte a definire le caratteristiche geotecniche dei terreni per la progettazione dei successivi interventi e ad escludere l’eventuale presenza nel sottosuolo di fondamenta e manufatti del vecchio palazzetto, demolito alla fine degli anni ’80. Questo tipo di analisi non ha comportato manomissioni o prelievi di suolo del parco che – come già confermato dalle verifiche ambientali effettuate nel 2015 per la realizzazione di M5 e dell’area verde – non presenta contaminazioni superiori ai limiti di legge per i siti a uso verde pubblico e residenziale.

Le indagini ambientali preliminari eseguite nelle aree del parcheggio Nord e del parcheggio Sud, del piazzale di ingresso dello Stadio ‘Meazza’, dello Stadio ‘Meazza’ e nella zona di accesso che lo circonda, sono state in totale 58. In 24 casi è stata riscontrata la piena conformità ai limiti di legge per l’uso residenziale e a verde pubblico. I risultati dei restanti 34 sondaggi rientrano nei limiti di legge per le aree a uso industriale e commerciale, limiti che si applicano anche alla viabilità pubblica (strade, piazzali, marciapiedi, parcheggi) e che risultano coerenti con le caratteristiche d’uso delle relative aree.

In particolare, 12 sondaggi sono stati eseguiti all’interno dei cancelli dello Stadio ‘Meazza’ e di questi, 4 rispettano i limiti previsti per le aree ad uso residenziale e verde pubblico. Nei restanti 8 sono stati riscontrati superamenti lievi dei limiti per IPA - Idrocarburi Policiclici Aromatici (in sette campionamenti), idrocarburi (in un campionamento), metalli pesanti (in due campionamenti).

Il Comune di Milano ha notificato agli enti competenti (Comune di Milano-Area Bonifiche, Regione Lombardia, Città Metropolitana di Milano, Ats e Arpa) l’esito delle indagini. Si tratta di superamenti che, vista la tipologia di contaminanti, il valore dei superamenti e la pavimentazione dell’area, ad oggi non richiedono interventi di interdizione né di prevenzione.

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