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Il Ministro Bianchi alla Triennale di Milano: "La scuola è il pilastro di tutto, nuove scuole e soldi con il PNRR"

Il Ministro dell'Istruzione Bianchi spiega le regole del cambiamento e assicura: "Manteniamo il numero degli insegnanti per diminuire il numero degli alunni in classe"

Il Ministro Bianchi alla Triennale di Milano: "La scuola è il pilastro di tutto, nuove scuole e soldi con il PNRR"
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Il Ministro dell'Istruzione  ha presentato alla Triennale le linee guida per progettare e abitare le aule del futuro utilizzando i fondi del Pnrr.

Il Ministro Bianchi: costruiremo nuove scuole coi soldi del Pnrr

MILANO - “Nel Pnrr abbiamo fatto un piano per l’istruzione che ha tre pilastri: formazione, formazione e formazione”. Così il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi a margine della presentazione alla Triennale di Milano del documento “Progettare, costruire e abitare la scuola”, che delinea le linee guida orientative per la realizzazione di 195 nuove strutture scolastiche.

Formazione, formazione e... formazione

“Formazione iniziale, formazione per tutti sulla digitalizzazione e sui nuovi linguaggi, stiamo parlando di 1,9 miliardi di investimenti, e poi la formazione continua per gli insegnanti in modo che siano in grado di cogliere quello che è il cuore della scuola, che non è solo la conoscenza ma sempre più la capacità di vivere insieme”, ha spiegato il ministro.

Nessun taglio a risorse per il personale

“Il reclutamento e la formazione continua di nuovi insegnanti non tagliano le risorse economiche per il personale”,  continua il Ministro Bianchi: “Progettare, costruire e abitare la scuola”, che delinea le linee guida orientative per la realizzazione di 195 nuove strutture scolastiche, interpellato dai cronisti sulla posizione dei sindacati sul nuovo Decreto Legge per il reclutamento e la formazione dei docenti, che "taglierebbe le risorse destinate al personale".

"Manteniamo il numero degli insegnanti per diminuire gli alunni in classe"

“Le risorse che da qui al 2026 sono legate alla minore natalità rimangono nella scuola: cioè manteniamo il numero degli insegnanti per diminuire la numerosità delle classi. Un’operazione importantissima nonostante una caduta demografica notevolissima”, ha precisato. “Poi dal 2026-2027 in avanti tutte le risorse che salteranno fuori dalla denatalità resteranno nel settore scuola. La caduta demografica è il principale problema del nostro Paese”, ha concluso il ministro.

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