Il futuro di Milano passa dall’aula: oggi il discorso del sindaco. Il Pd rilancia "Ora cambiare passo e ascoltare la città"
ll Pd stringe un nuovo patto con Sala: più trasparenza, ma avanti sui grandi progetti

Il centrosinistra si ricompatta, il sindaco Sala rilancia: San Siro, Loreto e Beic tra le priorità.
Il giorno della verità
MILANO – Si apre oggi un passaggio cruciale per il futuro della giunta milanese. Dopo giorni di tensione, riflessioni e vertici a porte chiuse, il sindaco Beppe Sala alle 16.30 di oggi pomeriggio torna a parlare in Consiglio comunale per affrontare apertamente la crisi politica innescata dall’inchiesta sull’urbanistica.
Oggi Sala in aula col Pd al fianco
A sostenerlo ci sarà il Partito Democratico, che ha confermato il proprio appoggio in un incontro riservato avvenuto ieri sera, domenica 20 luglio, nella casa del sindaco, alla presenza del segretario metropolitano Alessandro Capelli, della segretaria regionale Silvia Roggiani e della capogruppo in aula Beatrice Uguccioni.
Capelli: "Incontro positivo sui progetti cittadini"
Un confronto di due ore che sembra aver siglato una tregua e definito un nuovo patto politico: "Come delegazione abbiamo ribadito al sindaco l’appoggio e il sostegno del Partito Democratico. Abbiamo espresso le nostre priorità, confermando al sindaco la necessità di segnali di cambiamento per rispondere ai nuovi bisogni della città.
Può essere un'occasione per ripartire, rilancia Capelli, investendo sul confronto serrato con la città da parte di tutto il centrosinistra, dando priorità alle sfide più pressanti che hanno investito Milano: diritto all'abitare, direzione dello sviluppo urbanistico, accessibilità, equità e città pubblica".
Le priorità del sindaco: San Siro, Loreto e Beic
Cinque i temi indicati dal Pd come prioritari per la città, altrettanti quelli che Sala ritiene irrinunciabili per proseguire con il mandato. Al centro ci sono progetti strategici da blindare: la riqualificazione di San Siro, il nuovo piazzale Loreto, la Beic (la Biblioteca europea), le vasche di laminazione del Seveso e il Museo della Resistenza. Progetti di cui il sindaco parlerà oggi in aula, cercando di tracciare una rotta di continuità e rilancio.
San Siro slitta a settembre
Intanto, sul fronte San Siro si profila un rallentamento: la delibera sulla vendita dello stadio e delle aree a Inter e Milan, prevista inizialmente per metà luglio, slitta a settembre. Un rinvio che riflette anche le scosse dell’inchiesta giudiziaria che ha investito l’urbanistica milanese.
Tancredi pronto al passo indietro
L’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, figura centrale nelle trasformazioni urbanistiche degli ultimi anni, è pronto a fare un passo indietro. La sua lettera di dimissioni è già pronta, in attesa di una decisione politica definitiva. Mercoledì è atteso all’interrogatorio di garanzia, dopo la richiesta di arresti domiciliari avanzata dalla Procura. Nella stessa indagine è coinvolto anche Manfredi Catella, fondatore e CEO del gruppo Coima, che intende produrre una memoria difensiva per confutare le accuse.
Gli architetti chiedono la revisione del PGT
Nel dibattito si inserisce anche la voce del mondo dell’architettura: un gruppo di professionisti tra cui Lorenzo Degli Esposti, Giorgio Goggi e Gianni Biondillo ha inviato una lettera aperta al sindaco chiedendo una revisione del Piano di Governo del Territorio. «È il momento di ripensare la scala dell’urbanistica milanese in chiave metropolitana», scrivono, sottolineando l’urgenza di allargare la visione oltre i confini del Comune, verso una pianificazione integrata che coinvolga anche la Città Metropolitana e l’area conurbata di Monza-Brianza.
Le dichiarazioni della politica
Scalfarotto (Italia Viva): "Certi di rettitudine all'avvocata De Cesaris"
Ivan Scalfarotto, senatore e coordinatore di Italia Viva a Milano, commenta così il coinvolgimento dell'ex vicesindaco e assessore all'Urbanistica nell'inchiesta della Procura:
"L'infame meccanismo della fuga di notizie con il contagocce, un classico di tutte le grandi indagini sulla politica finite sui giornali, specie di quelle risoltesi in nulla, questa domenica aggiunge alle precedenti una vittima illustre: Ada Lucia De Cesaris. Certi della assoluta trasparenza del suo operato e grati per il suo contributo allo sviluppo di Milano quale grande capitale europea, Italia Viva Milano Metropolitana esprime all'avvocata De Cesaris la sua affettuosa vicinanza e piena solidarietà. Siamo certi che le accuse che le vengono rivolte a mezzo stampa, una volta discusse nelle sedi proprie, non troveranno alcun riscontro e confermeranno la rettitudine e la professionalità per cui Ada Lucia De Cesaris è da sempre nota a tutta la nostra città".
Romeo (Lega) preoccupato per il blocco allo sviluppo di Milano
Dalla minoranza c'è molta preoccupazione nell'eventualità che Milano possa fermarsi proprio in vista delle prossime Olimpiadi invernali:
“Condivido le parole pronunciate dal presidente Attilio Fontana quando afferma che siamo preoccupati per quanto sta avvenendo a Milano, perché sembra un qualcosa che vada contro lo sviluppo e perché non ci possiamo assolutamente permettere che Milano, la capitale economica del Paese, si fermi. Tenendo conto che siamo alla vigilia delle Olimpiadi invernali. Condivido sul fatto che abbiamo un tema politico da affrontare e su cui urge riflettere.
E concordo con il pensiero di Fontana che, quando parla di uno sviluppo armonico di Milano tra centro e periferie, ha di fatto già scritto una buona parte del programma futuro per la città, mettendo in luce anche le carenze non solo di questa amministrazione ma in generale delle amministrazioni di sinistra.
Il giudizio politico negativo sugli anni di amministrazione della giunta Sala prescinde da quanto sta accadendo e dalla preoccupazione sul rischio che la locomotiva Milano possa fermarsi, senza dimenticare che abbiamo migliaia di famiglie che rischiano di perdere la casa e migliaia di imprese che rischiano il fallimento. Serve una riflessione politica soprattutto su questo". Lo afferma Massimiliano Romeo, segretario regionale della Lega.
Marcucci (PLD): "Sala vada avanti, completi lavoro per città"
Anche Andrea Marcucci, presidente del Partito Liberaldemocratico spinge il sindaco a ripartire: Beppe Sala vada avanti e completi il suo mandato per Milano. Non è sopportabile che si chieda un passo indietro al sindaco e alla Giunta per un'indagine, un avviso di garanzia non può fermare il lavoro per la città".