fino al 7 maggio

Giornata Mondiale per la libertà di Stampa, a Milano oltre 75mila giornali coprono piazza Duca d'Aosta

Per trattare questo importante tema a Milano sono state proposte diverse iniziative. 

Giornata Mondiale per la libertà di Stampa, a Milano oltre 75mila giornali coprono piazza Duca d'Aosta
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Oggi, 3 maggio 2021, si celebra la Giornata Mondiale per la libertà di Stampa: per farlo a Milano sono state proposte diverse iniziative.

(In copertina foto tratta dalla pagina Facebook di Milano Centrale)

Una piazza per parlare di libertà di Stampa

Il collettivo artistico PXLs ha scelto piazza Duca d'Aosta come location per un'installazione artistica molto particolare: 75mila pagine di quotidiani (italiani) distese sul pavimento dell'intero piazzale a formare la scritta: "Sarà vero?" Domanda simbolica, specialmente ora che le notizie false galoppano sui social, online e non solo.

Sarà possibile vivere, calpestare ma anche solo vedere l'opera fino al 7 maggio 2021 nell'atrio della Stazione Cenale di Milano. Ma perché questa idea? Blu-PXLs, portavoce del collettivo PXLs spiega che non è una provocazione ma un invito a riflettere su quello che leggiamo e su come le informazioni ci raggiungono, in modo sempre più pervasivo. Nessun lettore di giornale si domanda abitualmente dove stia la verità. Anche quando le notizie, come questa nostra opera, vengono manipolate, ignorate o calpestate.

Scelto un luogo simbolo

E' stata scelta proprio la stazione Centrale di Milano, con i suoi oltre 700 mq, affinché possa essere d'impatto, riconoscibile e luogo di riflessione.

Dopo il 7 maggio, terminata l'esposizione, l'opera sarà tagliata e ne verranno ricavate delle tele sopra cui verranno disegnati e scritti messaggi riflessivi sul giornalismo e sull'importanza della liberà di stampa. Le tele verranno poi vendute e il ricavato verrà devoluto a favore di Reporter Senza Frontiere.

Anche a Monte Stella si è parlato di libertà di Stampa

Questa mattina si è ricordata la Giornata Mondiale della libertà di Stampa al Giardino del monte Stella dove sono stati omaggiati i giusti dell'informazione. Quest'anno sono stati 8 i giornalisti e 4 gli uccisi per raccontare ciò che stava succedendo, 50 lo scorso anno. Tanti nel mondo sono stati e sono tutt'ora imprigionati e condannati per aver semplicemente svolto un lavoro alle volte estremamente difficile, soprattutto dove la libertà di stampa è un'utopia.

Così i giusti dell'informazione sono stati commemorati e ricordati al Monte Stella ed è anche per loro che ora si è arrivati a proporre al Parlamento la richiesta di rendere pubbliche ogni anno le informazioni raccolte su possibili nuovi segni di genocidio, un nuovo male.

 

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