Monza

Gara di solidarietà per la neonata abbandonata fuori dall'ospedale di Monza

Tante le coppie che vorrebbero adottarla, ma l'iter è ben preciso.

Gara di solidarietà per la neonata abbandonata fuori dall'ospedale di Monza
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Gara di solidarietà per la bimba abbandonata martedì all'alba fuori dal San Gerardo.

La piccola abbandonata fuori dall'ospedale

Una vicenda che sta commuovendo non solo Monza e la Brianza, bensì l'intero Paese. La storia della neonata, lasciata  in una scatola, avvolta in una copertina, fuori dall'ospedale, ha stretto il cuore a tutti.

Come riportano i colleghi di Prima Monza, in tantissimi si sono mobilitati dicendosi disponibili ad adottare la neonata che ora si trova al sicuro, sotto la costante cura dei medici della Neonatologia dell'ospedale di Monza. Ma l'iter per l'adozione dei bimbi abbandonati non è così semplice.

"L'iter per adottarla è ben preciso"

A fronte delle molte richieste di adozione arrivate, il direttore direttore della clinica pediatrica della Fondazione Mbbm del San Gerardo Andrea Biondi (e che ha anche fatto il giudice per il Tribunale dei Minori di Milano)  ha sottolineato come vi sia un percorso ben preciso in merito. "C'è una procedura dalla quale non ci si può discostare - ha spiegato - C'è una lista di coppie che ha fatto domanda al Tribunale dei Minori di Milano e che poi sono state selezionate. C'è una lista di disponibilità già in atto per le adozioni".

Adozione che avviene, solo nel momento in cui la Procura, dopo le indagini, dichiara il bambino adottabile. "E' un iter che avviene con tutti i bambini - ha concluso il Direttore - Compresa la piccola lasciata martedì all'alba fuori dal nostro ospedale". Intanto la Procura sta valutando se aprire un fascicolo contro ignoti per abbandono di minore.

"E' possibile partorire in anonimato"

L'ex consigliera Maria Chiara Pozzi, assistente sociale ora in pensione che per decenni ha lavorato per i Servizi del Comune di Monza e di Brugherio, sottolinea quanto sia importante la comunicazione.

"E' fondamentale che tutte le donne sappiano che è possibile partorire in ospedale rimanendo anonime - ha spiegato - Dare alla luce il proprio bimbo col supporto di medici e infermieri è un diritto e un modo per tutelare la salute di entrambi. Poi saranno i Servizi sociali ospedalieri a fare la segnalazione in Tribunale relativa al neonato che verrà poi affidato all'Ente di riferimento. A quel punto c'è la valutazione tecnica durante la quale il giudice decide per il pre affido".

 

 

 

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