sindaci in campo

Famiglie Arcobaleno, il ministro Roccella non riceve i sindaci. Sala chiede una legge su matrimonio e adozioni

"Io e tanti altri sindaci non ci arrendiamo alla protervia di chi nega persino un incontro su un tema delicato con cui abbiamo a che fare nelle nostra città", così il sindaco Sala sulla questione.

Famiglie Arcobaleno, il ministro Roccella non riceve i sindaci. Sala chiede una legge su matrimonio e adozioni
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Il sindaco Sala insieme ad altri sindaci del centro sinistra sono andati a Bruxelles per chiedere un dibattito sui diritti dei bambini delle Famiglie Arcobaleno, soprattutto per quanto riguarda il nostro Paese.

Famiglie Arcobaleno: il ministro Roccella non riceve i sindaci

MILANO - "Il ministro per le Pari opportunità e la famiglia Roccella, a fronte della richiesta dei sindaci delle principali città italiane di aver un incontro con il Governo sul tema delle trascrizioni dei figli delle coppie omogenitoriali, dice che  'non c’è confronto da fare, la legge è chiara'. Educata e collaborativa".

Sala a Bruxelles per chiedere i diritti dei bambini

Lo scrive sui social un ironico Giuseppe Sala che è stato il primo a subire lo stop del Viminale, e aggiunge: "Per questo ieri sono stato all’Europarlamento a Bruxelles per sollecitare la richiesta di un dibattito sui diritti dei bambini delle Famiglie Arcobaleno, in particolare nel caso dell’Italia. La mozione è stata approvata. Io e tanti altri sindaci non ci arrendiamo alla protervia di chi nega persino un incontro su un tema delicato con cui abbiamo a che fare nelle nostra città".

Con lui altri sindaci di centro sinistra

Martedì un gruppo di sindaci di centrosinistra ha chiesto un incontro urgente al governo per poter  riprendere con le trascrizioni dei genitori in caso di coppia dello stesso sesso. I sindaci in questione Beppe Sala (Milano), Roberto Gualtieri (Roma), Gaetano Manfredi (Napoli), Stefano Lo Russo (Torino), Matteo Lepore (Bologna) , Dario Nardella (Firenze), Antonio Decaro (Bari) non saranno ricevuti dal ministro Roccella che anzi a loro manda un messaggio preciso dicendogli che devono rispettare la legge.

Ma il ministro non li riceve

«Ci sono leggi e una sentenza precisa, dice il ministro, i sindaci sanno quello che possono e che non possono fare. Non c'è qualcosa da contrattare. Il governo è convinto che la famiglia debba essere al centro di tutto, di ogni provvedimento». Non proprio tutte le famiglie però, quelle omogenitoriali evidentemente non sono proprio gradite al governo tanto è vero che i loro bambini stanno vedendosi negare la trascrizione di entrambi i genitori ma «non c’è un confronto da fare», conferma il ministro.

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