evento sociale

Disability Pride: la città si mobilita per l’inclusione

Dal 7 al 16 giugno, Milano ospita la quarta edizione del Pride della disabilità con incontri, laboratori e un grande corteo nel cuore della città

Disability Pride: la città si mobilita per l’inclusione
Pubblicato:

Torna a Milano il Disability Pride, giunto alla sua quarta edizione, con tre giornate dedicate alla riflessione, al dibattito e alla mobilitazione per i diritti delle persone con disabilità. L'iniziativa si svolgerà il 7, 14 e 16 giugno 2025 e vedrà un corteo attraversare le vie del centro.

Disability Pride

MILANO - La presentazione del programma si è svolta questa mattina a Palazzo Marino, con la partecipazione dell'assessore al Welfare del Comune di Milano, Lamberto Bertolé.

“Per noi è una grande occasione e un’opportunità essere a fianco di questa iniziativa e concedere il patrocinio, ma soprattutto confrontarci con gli esiti del percorso di confronto che anche quest’anno si svolgerà”, ha detto Bertolé. “Sicuramente ci sono molti ambiti su cui dobbiamo confrontarci e lavorare insieme, in modo molto concreto e andare oltre alla condivisione di principi, ma riuscire a rendere esigibili i diritti, che poi è la vera sfida. L’intuizione di fondo di questa iniziativa è dare visibilità ai corpi e all’unicità delle persone, occupare lo spazio pubblico e riconoscere con orgoglio l’unicità di ogni persona e il diritto di essere vista e ascoltata per quello che è, da una società che deve abbattere le barriere nella logica dell’inclusione”, ha sottolineato.

"Disabilità tema della città"

“Noi siamo in una fase importante del lavoro amministrativo, perché stiamo per definire il piano di sviluppo del Welfare dei prossimi tre anni. Un allegato del piano sarà un documento importante: il piano antidiscriminazione della città. Le questioni poste hanno molto a che fare con l’abbattimento delle barriere e con la discriminazione: su questo l’alleanza è molto importante tra tutti noi. Altrettanto importante è l’approccio trasversale: oggi c’è l’assessore al Welfare al vostro fianco, ma è il Comune al vostro fianco. La disabilità non è un tema del Welfare, ma della città in modo più trasversale. Credo che questa iniziativa sia un’occasione per raccontare proposte e soluzioni su cui come associazioni vi state confrontando, noi siamo molto aperti al confronto. Consideriamo il Disability Pride, ormai un appuntamento fisso ogni anno a Milano, come un’occasione per rafforzare l’alleanza, condividere obiettivi comuni e avviare una fase di lavoro per arrivare a proposte concrete”.

Enti coinvolti nell'evento

Il Disability Pride Milano 2025 ha il patrocinio del Comune Milano e fa parte di una rete nazionale che coinvolge anche Roma, Bologna, Torino, Genova e Palermo. A promuovere l'iniziativa nel capoluogo lombardo è l'associazione Abbatti le Barriere Ets, in collaborazione con numerose realtà del territorio: Famiglie Disabili Lombarde, Fondazione Mantovani Castorina, Fondazione ldea Vita Onlus, Cologno Zero Barriere, Nessuno È Escluso ODV, APL - Associazione Paraplegici Lombardia, Alatha Onlus, Per i Diritti Umani, Tecnologicamente Insuperabili, oltre a collettivi studenteschi e spazi sociali.

Un'iniziativa dal basso

“Il Disability Pride è un’iniziativa dal basso, organizzata dalle persone con disabilità per riprendersi gli spazi pubblici della nostra città ed esercitare il nostro diritto di manifestare politicamente in piazza, perché spesso le barriere architettoniche ci impediscono anche l’accesso all’esercizio della democrazia”, ha detto Andrey Chaykin, responsabile del Disability Pride Milano.

“Abbiamo lavorato su un documento concreto, il Vademecum del Disability Pride Milano. Oltre alla manifestazione, e un momento di festa e gioia, siamo anche una realtà che cerca di studiare delle problematiche e trovare soluzioni, dal nostro punto di vista, perché spesso la partecipazione di persone con disabilità viene meno nella progettazione di opere pubbliche o degli spazi pubblici. Infatti, tuttora abbiamo tante barriere architettoniche”, ha spiegato.

Come si svolgerà

Dopo tre edizioni nelle strade di Milano, il D-Pride 2025 attraverserà ancora una volta diversi luoghi della città. Una scelta che vuole essere un messaggio concreto per evidenziare il lavoro da fare nei quartieri per una Milano più accessibile. Parlare di Disability Pride non significa dire che la disabilità sia un merito o qualcosa di necessariamente positivo. La disabilità può essere vissuta in modi diversi - positivi, negativi o neutri - e queste dimensioni spesso coesistono. Il termine "orgoglio" è qui usato, come nei Pride LGBT+, in contrapposizione alla vergogna: sfilare con orgoglio significa rifiutare l'invisibilità, rivendicare la piena dignità delle proprie esistenze, senza doverle giustificare o nascondere.

Diversi appuntamenti

L’edizione di quest’anno prevede diversi appuntamenti: il 7 giugno alla Biblioteca Chiesa Rossa ci saranno, dalle 11 alle 17, i tavoli di lavoro sulle tematiche del vademecum (barriere architettoniche, sensoriali e cognitive, vita indipendente e caregiving, disabilità invisibili e neurodivergenze). Poi giovedì 12, allo Spazio di Mutuo Soccorso in piazza Stuparich, ci sarà un laboratorio per la realizzazione dei cartelloni per portare i messaggi in piazza. Sabato 14 sarà il giorno del corteo cittadino, che partirà da piazza della Scala alle 18, per arrivare alle 20 in piazza del Cannone, dove ci saranno musica, interventi e momenti di socialità al Disability Pride Village. E infine, l’ultimo appuntamento lunedì sera (16 giugno) in Cascina Torchiera dalle ore 19 con la cena sociale di chiusura.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali