Dieci ragazzi dell’associazione “On the Road” nei panni dei Vigili del Fuoco per un giorno a Milano
I giovani hanno vissuto da protagonisti la quotidianità operativa dei Vigili del Fuoco di Milano, dentro e fuori la sede centrale di via Messina
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Hanno vestito i panni dei Vigili del Fuoco per un giorno a Milano: dalla sede centrale più grande d’Italia agli interventi reali per toccare con mano il valore del soccorso: “Esperienza immersiva e trasformativa” per dieci giovani – anche minori non accompagnati – tra emergenze, mezzi, comunicazioni radio, responsabilità e cultura della prevenzione. Un giorno senza filtri, tra divise, interventi veri e cittadinanza attiva.
Ragazzi “On the Road” nei panni dei Vigili del Fuoco a Milano:
MILANO - È stata una giornata intensa, autentica e senza copioni. Dieci ragazzi tra i 16 e i 20 anni – tra cui anche alcuni minori stranieri non accompagnati della comunità Il Mappamondo di Cassano Valcuvia – hanno vissuto da protagonisti la quotidianità operativa dei Vigili del Fuoco di Milano, dentro e fuori la sede centrale di via Messina, la più grande d’Italia.
Una giornata speciale per i giovani dell’associazione "Ragazzi On the Road"
Il racconto di questa giornata speciale arriva dai pompieri che li hanno accolti e accompagnati in questo "servizio" e spiegano come a bordo dei mezzi operativi, ascoltando le comunicazioni radio, seguendo da vicino interventi reali - come l’incidente sulla tangenziale est avvenuto nel pomeriggio intorno alle 14.30, i giovani abbiano respirato la tensione, la rapidità delle decisioni e il peso della responsabilità che ogni giorno ricade sulle spalle di chi interviene per salvare vite e mettere in sicurezza il territorio. Nessuna simulazione, nessun filtro: solo realtà.
L’iniziativa è promossa dall’associazione "Ragazzi On the Road", presieduta da Egidio Provenzi, che da quasi 18 anni coinvolge adolescenti e giovani in esperienze educative concrete a fianco della polizia locale, delle forze dell’ordine e dei soccorritori, per costruire una cittadinanza attiva fondata sulla consapevolezza e sull’impegno.
Un percorso partito nel mese di dicembre
La giornata milanese rientra nel percorso "CIAK On the Road", in collaborazione con 3elle E.T.S., vincitrice del bando Giovani SMART 2.0 di Regione Lombardia, e rappresenta l’ultima tappa di un viaggio cominciato a dicembre in provincia di Varese, con la collaborazione della Prefettura, guidata dal Prefetto Salvatore Pasquariello.
Guidati da un’équipe educativa multidisciplinare, composta da educatori professionisti e dallo psicologo Lorenzo Brollo, i ragazzi hanno potuto confrontarsi con le principali specialità operative del Corpo: NBCR, SAF, USAR, soccorso acquatico, unità cinofile e autoscala.
L'accoglienza del Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Milano
Nella sala crisi del Comando, i giovani hanno incontrato il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Milano, Ing. Calogero Turturici, per un confronto diretto, concreto e sincero, sui valori del Corpo, il senso del dovere e il ruolo dei giovani nella società.
“Aprire la nostra sede centrale a questi giovani significa non solo mostrare chi siamo e cosa facciamo, ma coinvolgerli davvero, lasciando che tocchino con mano la realtà” ha dichiarato il Comandante Turturici. “È un gesto educativo e sociale che ci arricchisce come istituzione e che può cambiare la visione e il futuro di molti di loro. Vederli così attenti, pronti e coinvolti è il miglior investimento possibile sul nostro domani” ha concluso il Comandante.
“È proprio stando al fianco di chi salva vite che questi ragazzi scoprono cosa voglia dire responsabilità, spirito di squadra, regole e valore della vita – ha affermato Alessandro Invernici, giornalista, vicepresidente dell’associazione Ragazzi On the Road e fondatore del format educativo –. Ringrazio il Comando e tutte le squadre per averci accolto con cuore e professionalità. Nessuna aula può insegnare quello che si apprende stando un giorno con i Vigili del Fuoco”.
Un'esperienza concreta e formativa
L’esperienza è parte di un percorso formativo più ampio, in cui anche i ragazzi più fragili – come i minori non accompagnati o “teste calde” – vengono messi nelle condizioni di vivere concretamente la legalità, non come concetto astratto ma come azione quotidiana e condivisa. Un metodo che l’associazione promuove da anni con impegno e visione, grazie alla guida del presidente Egidio Provenzi.
“Il cambiamento nei ragazzi non si genera con lezioni frontali o regole imposte, ma attraverso esperienze concrete ed emotivamente significative. È quanto ci insegna anche Kolb con la sua teoria dell’apprendimento esperienziale: solo ciò che viene vissuto in prima persona lascia un segno duraturo.
Nel progetto CIAK On the Road, inserito nel format nazionale On the Road, i ragazzi – inclusi minori non accompagnati – non osservano da fuori: vivono sul campo accanto a forze dell’ordine e soccorritori. Questo attiva ciò che Bandura definiva autoefficacia percepita: si sentono utili, competenti, parte di qualcosa. Quando entrano in contatto diretto con chi protegge la comunità, si innesca quella dissonanza cognitiva, teorizzata da Festinger, che può ribaltare stereotipi e costruire nuove consapevolezze.
È in quel momento che l’esperienza diventa trasformativa, come affermava Mezirow: si costruisce identità, cittadinanza, appartenenza” afferma Lorenzo Brollo, psicologo e responsabile dell’équipe educativa dell’Associazione Ragazzi On the Road.
Una collaborazione che va oltre la provincia milanese
Invernici, nel corso dell’incontro, ha ringraziato il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Milano, nella persona del Comandante Turturici, la Direzione Regionale della Lombardia nella persona del direttore Fabrizio Piccinini e il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile. Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco con cui da diversi anni l’Associazione di Promozione Sociale Ragazzi On the Road collabora in modo aperto e continuativo.
Un percorso nato dal Comando di Bergamo, che oggi si è esteso a quelli di Brescia, Varese, Sondrio, Verbania, Milano, Jesolo, alle esperienze presso Malpensa con i Vigili del Fuoco aeroportuali e SEA, e in realtà come Chiavenna, Livigno e Valdisotto. Diverse province, un’unica visione: educare alla legalità attraverso la realtà.
“On the Road” verso un protocollo nazionale
Il Sottosegretario di Stato all’Interno Nicola Molteni, in visita ufficiale venerdì scorso a Chiavenna in occasione delle Giornate del Soccorso – autentico laboratorio di legalità e prevenzione – ha annunciato:
“Stiamo lavorando con i Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture per sostenere ed estendere su scala nazionale “On the Road”, un progetto che da quasi 18 anni educa i giovani alla legalità, alla sicurezza e al rispetto delle regole in modo innovativo, schierandoli a fianco delle forze dell’ordine e degli operatori del pronto intervento”.
Il Sottosegretario ha anche ricordato di aver vissuto, proprio a Chiavenna, una notte On the Road con i ragazzi, come già fatto l’estate scorsa dai Ministri Piantedosi e Salvini al Meeting di Rimini.
Nel tempo, il format “On the Road” ha coinvolto oltre 1.400 ragazzi in più di 140 Comuni italiani, attraversando 5 Regioni e oltre 12 province, da Nord a Sud del Paese. Un cammino in costante crescita, riconosciuto a livello istituzionale e considerato una best practice educativa anche in ambito internazionale.