Il corso censurato

Il corso su Dostoevskij (censurato) si farà. Dopo le polemiche l'Università di Milano Bicocca fa marcia indietro

Lo scrittore in un video su Instagram aveva denunciato la decisione dell'ateneo per "evitare tensioni soprattutto interne". Dopo la solidarietà del mondo della cultura e della politica il ripensamento.

Il corso su Dostoevskij (censurato) si farà. Dopo le polemiche l'Università di Milano Bicocca fa marcia indietro
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Il corso su Dostoevskij (censurato) si farà. Dopo le polemiche l'Università di Milano Bicocca fa marcia indietro.

Il corso su Dostoevskij (censurato) si farà. Dopo le polemiche l'Università di Milano Bicocca fa marcia indietro

MILANO - Il corso su Dostoevskij di Paolo Nori si farà "nei giorni stabiliti e nelle modalità previste con il relatore": questo rende noto l'Università di Milano Bicocca dopo le polemiche scoppiate alla notizia del rinvio delle lezioni sullo scrittore russo.

La vicenda

Sembrava così rientrata la vicenda della censura denunciata via Instagram direttamente da Nori che aveva ricevuto tante manifestazioni di solidarietà dal mondo culturale e politico. Fino al colpo di scena finale: "Non so se tornerò in Bicocca, ci devo pensare", ha risposto Nori.

Il corso censurato

Nori aveva iniziato la sua diretta social parlando della cancellazione della presenza a un festival a Reggio Emilia di un fotografo russo Alexander Gronsky che tra l'altro si è schierato contro la guerra in Ucraina. Il suo corso, invece, in quattro lezioni sui romanzi di Dostoevskij, gratuite e aperte a tutti, era "stato ufficialmente rimandato".

Lo scrittore parmigiano aveva denunciato che l'Università di Milano Bicocca aveva "proibito" un corso che lui doveva tenere sui romanzi del celebre romanziere e filosofo russo Fedor Dostoevskij (1821-1881), per "evitare ogni forma di polemica" alla luce della guerra in Ucraina.

Il video denuncia dello scrittore

Il 58enne, che insegna anche al Dipartimento di Studi umanistici dello Iulm di Milano, aveva raccontato in lacrime: "Essere un russo è una colpa. Anche essere un russo morto. Quello che sta succedendo in Ucraina - ha detto lo scrittore - è orribile, e mi viene da piangere solo a pensarci. Ma queste cose qua sono ridicole: un'università italiana che proibisce un corso su Dostoevskij, non ci volevo credere. Bisognerebbe parlare di più di Dostoevskij. O di Tolstoj, primo ispiratore dei movimenti non violenti, molto ammirato da Gandhi che poi ha perfezionato la pratica. Questa cosa che l'università italiana proibisca un corso su Dostoevskij per evitare ogni forma di polemica è incredibile".

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Le reazioni

Il video dello scrittore e docente ha immediatamente scatenato la reazione dei suoi alunni e follower sui social e del mondo della politica. Tutti concordi nel sostenere la posizione dello scrittore e nel ripudiare la decisione dell’ateneo. “Ridicolo e incredibile, ‘per evitare polemiche’ poi? Forse per evitare quelle infondate”, si legge nei commenti al video su Instagram. “Per fortuna Dostoevskij sopravviverà a tutta questa stupidità”, commentano. E ancora: “Ormai è un tripudio di ignoranza, forse dovremmo avere più paura di questa che della guerra. Ci vogliono ignoranti e non pensanti, solo così non potremmo essere pericolosi”.

La solidarietà del mondo della politica

Da Renzi a M5s si era rimarcata l'assurdità della scelta dell'università. Era già pronta anche un'interrogazione parlamentare. "Proibire di studiare Dostoevskij contro Putin significa essere folli. In questo tempo bisogna studiare di più, non di meno: in università servono maestri, non burocrati incapaci", era intervenuto sui social il leader Iv Matteo Renzi.

La cultura è l'antidoto più potente contro la guerra e la violenza. Fermare la cultura è una scelta stupida e violenta. Fermate subito questa giostra infernale!". Lo scriveva su Twitter il segretario nazionale di Sinistra Italiana e vicepresidente della commissione cultura di Montecitorio Nicola Fratoianni,

Dopo la bufera l'Università ha fatto marcia indietro

La bufera sollevatasi mercoledì mattina ha costretto l’ateneo a fare dietrofront. “L’Università di Milano-Bicocca – viene annunciato in un comunicato diffuso anche su Twitter – è un ateneo aperto al dialogo e all’ascolto anche in questo periodo molto difficile che ci vede sgomenti di fronte all’escalation del conflitto.

Il corso dello scrittore Paolo Nori si inserisce all’interno dei percorsi Bbetween writing, percorsi rivolti a studenti e alla cittadinanza che mirano a sviluppare competenze trasversali attraverso forme di scrittura. L’ateneo conferma che tale corso di terrà nei giorni stabiliti e tratterà i contenuti già concordati con lo scrittore. Inoltre, la rettrice dell’Ateneo incontrerà Paolo Nori la prossima settimana per un momento di riflessione”.

Nori: non so se tornerò in Bicocca, ci devo pensare

"Ancora non so se ci vado oppure no. Ci devo pensare. Non è che mi chiamano e io corro. Non so se voglio andare in una Università che ha immaginato che Dostoevskij sia qualcosa che genera tensione. Ci penso e poi rispondo con calma. Ho altro da fare adesso". Così ha risposto lo scrittore Paolo Nori.

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