Città della Salute, sopralluogo delle istituzioni: obiettivo aprire nel 2027
Si tratta del progetto di rigenerazione urbana più grande d’Europa
Conclusione completa dei lavori nel 2027 per la Città della Salute, con l’ipotesi di terminare le strutture entro marzo 2026, chiudere il cantiere nel febbraio 2027, e terminare la fase di collaudo nell’agosto 2027: gli obiettivi del cronoprogramma sono stati condivisi durante un sopralluogo nelle ex aree Falck di Sesto San Giovanni dove sorgerà il maxi polo sanitario che riunirà Istituto Tumori e Istituto neurologico Besta.
Città della Salute
MILANO - Alla presentazione hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il vicepresidente Marco Alparone, il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano, i presidenti della Fondazione Besta e della Fondazione Istituto dei Tumori, Marta Marsilio e Gustavo Calmozzi, e il presidente di Aria Marco Ambrosini. Il progetto lanciato una quindicina di anni fa, ha visto l'avvio dei cantieri lo scorso anno.
“Il cantiere è aperto, siamo in fase di rielaborazione dei costi aggiuntivi - ha spiegato Fontana dal palco -. Questo è il più grande intervento di rigenerazione urbana a livello europeo. È un progetto che ha trovato una via di inizio. Qualche settimana fa abbiamo inaugurato una parte che prevede collaborazione pubblico-privato e questa è realizzata con il contributo di Regione Lombardia”.
Sugli extracosti
Anche il sindaco di Sesto San Giovanni ha affrontato la questione degli extracosti:
“C’è un comitato che li sta valutando. Con la crisi del sistema internazionale ci sono stati adeguamenti che si faranno in una logica di sviluppo territoriale sulle nostre città. Vedremo quando sarà conclusa questa commissione che li valuterà e poi andremo avanti”.
Questo progetto di rigenerazione urbana segna il passaggio “dalle tute blu ai camici bianchi”:
“è il progetto di rigenerazione urbana più grande d’Europa. Siamo su un'area dove fino agli anni ‘80 c'era l’industria siderurgica – ha ricordato dal palco il primo cittadino di Sesto – il 37 % dell’acciaio a livello europeo si produceva qui. Abbiamo voluto restituire al territorio un'eccellenza per la ricerca e fa da volano alle aree dismesse. Dalle tute blu ai camici bianchi – ha continuato a margine - significa che Sesto si ricorda del proprio passato, della sua storia, è una trasformazione attesa da anni”.
La struttura
Il polo sarà circondato da un grande parco e si potrà arrivare nel centro sanitario con la metropolitana.
“Ci saranno anche una grande piazza coperta per far entrare la città in questo luogo e un grande parco – ha spiegato l’architetto Mario Cucinella - È un ospedale aperto alla città”.
La struttura non si alzerà oltre il quarto piano e avrà uno sviluppo orizzontale:
“Sotto c’è una piazza tecnologica con tutti gli accessi ai servizi, un piano dedicato alle sale operatorie e alla diagnostica e poi 4 piani – ha spiegato a margine l’architetto - È un edificio basso, disteso su questo grande parco. Gli ospedali del Novecento erano a padiglione con il parco per respirare e stare meglio. Ci sono anche 4 cortili tematici, dedicati a 4 piante curative. Le sale operatorie non saranno dentro un bunker ma si affacceranno sui giardini, per aiutare anche in vista di operazioni che durano 10 ore”.
Anche l’architetto ha affrontato la questione degli extracosti:
“Questo ospedale lo abbiamo iniziato a progettare 11 anni fa e in mezzo è successo di tutto. Il tema è legato al Covid, all’aumento dei prezzi, ai problemi che hanno tutti i cantieri in Italia. Il cantiere ora è partito perché evidentemente le risorse per finirlo ci sono. Le materie prime hanno avuto un aumento del 30 %. Però guardiamola con un po’ di ottimismo. È stato fatto un efficientamento dell’edificio un po’ per controllare meglio i costi un po’ per adeguare il lavoro degli istituti".